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dopo il summit

Pubblicato: 05/03/2011 in singolarità

Eccomi a casa dopo il Singularity Summit (e un’ospitata a Verissimo)… Stasera dovrei ricevere il primo articolo riassuntivo di questo importante convegno. Ho potuto conoscere di persona due menti geniali come Ray Kurzweil e Aubrey de Grey (nella foto), e sono riuscito a strappare la promessa di una futura intervista approfondita con entrambi. Ci tengo a salutare gli amici di postumano che erano presenti e tutti i nuovi arrivati su questo blog. Quante informazioni da condividere!!!

Grazie a tutti,

D

Ci sono problemi sul sito di Wired. Per seguire la diretta cliccate qui!!!

a pochi minuti dall’inizio…

Pubblicato: 05/03/2011 in singolarità

Eccomi al Singularity Summit di Milano. L’evento sta per cominciare. Ray Kurzweil è seduto vicino… Tra poco parlerà sul palco. Potete seguire l’evento in diretta su postumano.com e sul mio twitter!

Il 5 marzo a Milano si terrà un evento importantissimo: il Singularity Summit. Tra gli illustri ospiti che parteciperanno bisogna sottolineare la presenza (per la prima volta in Italia) di Ray Kurzweil, il guru della singolarità. Che cos’è la singolarità? Per usare le parole dello stesso Kurzweil “è un periodo storico futuro durante il quale il tasso di innovazione tecnologico sarà talmente veloce e il suo impatto talmente profondo, che la vita sarà irreversibilmente trasformata”. Io ci sarò e farò il possibile per trasmettere l’evento in streaming su postumano. Vi allego un articolo tratto dai nostri amici di estropico:

Wired e Monsieur si occupano dell’iLabs Singularity Summit

Il Singularity Summit organizzato dagli amici degli iLabs a Milano e’ sempre piu’ vicino e la stampa se ne sta accorgendo…

Segnalo un’intervista a Gabriele Rossi su Wired.it, e che il numero di marzo della rivista Monsieur ha dedicato copertina e cover story all’evento, all’uomo 2.0 e alla semi-immortalita’. Qui, in formato PDF, alcuni articoli, sul sito degli iLabs e qui sotto titoli e introduzioni:

Nasce oggi l’uomo immortale. In anteprima mondiale Gabriele Rossi illustra a Monsieur i risultati ottenuti dopo 33 anni di studi e ricerche: prolungare in modo indefinito la vita è possibile.Una trasformazione così radicale porterà a una società fondata sull’etica, sul principio della verità e sulla collaborazione tra gli individui, che verranno regolati da nuove norme morali. Ispirate alle tre leggi sulla robotica postulate da Isaac Asimov.

Senza ignoranza vivremo di piu’. La ricercatrice Antonella Canonico ritiene di essere riuscita a trovare le chiavi per accedere all’anatomia del pensiero e rallentare così il processo degenerativo. Perché conoscendosi di più, si sarà più sani e longevi.

Le intelligenze singolari. Raymond Kurzweil e Aubrey De Grey, relatori d’eccezione al convegno iLabs Singularity Summit, spiegano in anteprima aMonsieur come progresso
e medicina rigenerativa cambieranno la nostra vita.

Ed ecco quanto troverete nell’ultima parte dell’editoriale di Monsieur (PDF):

“L’Uomo 2.0 e’ il nome convenzionale con cui i ricercatori degli iLabs identificano l’individuo che fara’ parte della societa’ della Semi-immortalita’, composta di persone che decidono di adottare un codice di comportamento personale molto piu’ rigoroso. Fondata sull’etica, sul principio della verita’ e sulla collaborazione tra gli individui, che verranno regolati da nuove leggi morali senza piu’ bisogno di giudici e magistrati. Una societa’ ibrida uomo-macchina, simile a quella profetizzata da Isaac Asimov, e resa possibile dall’imminente arrivo della Singolarita’ tecnologica, che segnera’ una svolta nella storia dell’Umanita’ con la costruzione della prima Intelligenza artificiale che ci permettera’ di affrontare problemi prima considerati irrisolvibili e a costruire Intelligenze artificiali sempre piu’ efficaci. Affinche’ una macchina possa “pensare”, bisogna fornirle un modello di realta’, che per i ricercatori di iLabs e’ rappresentato dodecaedro rombico, punto di partenza del modello di universo fisico. Se volete saperne di piu’ l’appuntamento con gli iLabs e’ previsto il prossimo 5 marzo a Milano, al Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Gia’, Leonardo, il primo Uomo 2.0.”

Ci saranno sia alcuni autori di Estropico che alcuni amici del Network dei Transumanisti Italiani. Chi volesse incontrarli in occasione dell’iLabs Singularity Summit puo’ scrivermi a estropico “at” gmail “punto” com e vi mettero’ in contatto.

Vedi anche, su Estropico: Semi-Immortalità, di Gabriele Rossi e Antonella Canonico; Intervista a Gabriele Rossi

Quello che vi propongo oggi è un documentario importante che i transumanisti conoscono molto bene. E’ andato in onda su rai tre il 15 novembre 2006, all’interno del programma “C’era una volta…”. Parla del futuro dell’uomo e la nascita del postumano secondo i transumanisti. Dopo la sua messa in onda si sono scatenate molte discussioni su internet, e se lo vedrete capirete il perchè. Ho deciso di pubblicarlo dopo numerose segnalazioni e ritengo opportuno parlarne anche su questo blog.

Devo sottolineare che l’associazione transumanisti italiani si è scissa in due gruppi per motivi politici ed è nato il network transumanista italiano. In pratica l’AIT ha preso una svolta sovrumanista, cosa che a molti transumanisti non è piaciuta…

Su Discovery Science va in onda la serie “Tecnologie del futuro”. Questo è il primo episodio di 45 minuti dedicato ai Super Uomini:

Comunicazione telepatica, lenti a contatto-computer, pillole per potenziare il cervello, neurogenesi, espansione dei sensi, nanofibre, autorigenerazione del nostro corpo, organi stampati, controllo del genoma, pillole anti-invecchiamento, longevismo…

Buona visione!

La “Singolarità” è quel punto omega, previsto entro il 2030 da scienziati come Vernor Vinge e Raymond Kurzweil, che prevede la realizzazione di una Intelligenza Artificiale “forte” (o I.A. avanzata) ovvero di un computer pensante. Invero essa potrebbe realizzarsi anche attraverso un interfacciamento neurale di un cervello umano a una macchina I.A. in modo da realizzare un essere dalla potenza cognitiva superiore. Altresì la singolarità potrebbe emergere come autocoscienza dalla stessa rete Internet a causa dei miliardi di interazioni tra computer che simulerebbero in tutto è per tutto una rete neuronale. Quest’ultima ipotesi io la scarterei poiché essa non tiene conto della “organizzazione funzionale” della rete neurale (ammesso che di rete neurale possa parlarsi). Se pensiamo ad esempio alla rete neurale del cervello dell’orca ci accorgiamo che essa è più estesa della nostra (il cervello è più grande) ma questi animali, pur mostrando comportamenti intelligenti, non hanno sviluppato la fisica…

Ora: quando la mente artificiale verrà creata essa sarà l’ultima invenzione che l’essere umano avrà potuto fare. Da quel momento in poi essa, dato che sarà superintelligente, progetterà nuove I.A. ancora più evolute e le stesse realizzeranno una sorta di “boom” in ogni campo della scienza rivoluzionando la matematica, la fisica, la biologia e la tecnologia in generale: gli esseri umani ne saranno surclassati e non potranno più arrivare a comprendere i progetti delle intelligenze avanzate. Nessuno potrà prevedere cosa accadrà dopo questo evento poiché esso sfuggirà alla nostra comprensione.

Uno dei pilastri su cui si fonda l’assunto della singolarità è la “Legge di Moore”: una osservazione empirica compiuta nel 1965 da
Gordon Moore, cofondatore di Intel (la casa che costruisce i processori per i nostri computer). Questa legge afferma che il numero di componenti elettronici (transistor) che formano un microprocessore sarebbe raddoppiato ogni anno che passa. Questa legge è un esempio lampante di futurologia scientifica (ovvero di una previsione del futuro fatta da uno scienziato) tant’è che è valida ancora oggi: ogni 18 mesi circa la potenza di elaborazione di questi piccoli “cervelli digitali” raddoppia! Il fenomeno è evidente nella evoluzione del Personal Computer (Pc), il cui processore è evoluto dai 29.000 transistor del primo Pc Ibm nel 1980 (Intel 8086) agli 810.000.000 del più recente processore (Intel i7) con un aumento della complessità circuitale pari a 28.000 volte (!). Kurzweil dunque afferma che nel 2021 avremo computer capaci di elaborare la stessa quantità di informazioni di un cervello umano ed è molto probabile che abbia ragione. Sono inoltre allo studio complete mappature neurali del cervello per poterne realizzare una emulazione. Tuttavia questa teoria non tiene conto di un fatto; un computer è costituito da due componenti:

HARDWARE + SOFTWARE

E senza il secondo il primo non funziona. Qualsiasi microprocessore o rete neurale artificiale, per quanto evoluti, senza software sono solo ammassi inutili di circuiti! Ora: mentre la tendenza evolutiva dell’hardware è un fatto accertato è altrettanto accertato che l’evoluzione dei software avviene in modo decisamente più lento, anzi, a voler essere sinceri: parossisticamente più lento. Ciò è dovuto al fatto che a sviluppare il software sono sempre esseri umani ovvero esseri che soffrono di limitazioni cognitive.

Ben sapendo questo un gigante come Microsoft, per la realizzazione del suo sistema operativo Windows e dei software applicativi ha diviso il sistema di sviluppo in “moduli”. Ogni modulo è affidato ad un team di sviluppo umano (15-30 programmatori) che si occupa di generare il codice per quella parte. Poi tutti i moduli vengono assemblati a formare il Kernel e vengono avviati lunghissimi periodi di debugging e di beta testing cheprevedono anche il rilascio in commercio di pre-release del prodotto. Infatti uno dei problemi legati allo sviluppo di software da parte di esseri umani è la continua errorazione che viene prodotta nei vari moduli o nell’assemblaggio degli stessi: due moduli possono funzionar bene da soli ma una volta accoppiati generano errori. Non solo, spesso accade che un sistema software (ad esempio un sistema operativo) funzioni benissimo su un determinato hardware ma quando viene posto a contatto con driver (software pilota) diversificati genera errori imprevisti; per questo Microsoft prevede la Driver Certification WHQL. Quello che vedete in alto in figura è uno schema di sviluppo software del ministero della difesa americano in modo che lo stesso risulti il più possibile privo di bug. Come vedete le fasi prevedono iter lunghi e complessi… Concludo dicendo che se vediamo oggi il computer più potente: l’IBM RoadRunner esso monta 20.000 processori, ha 100 Terabyte di Ram e genera una potenza di calcolo di 1.105 Teraflops (!) eppure, nonostante tutto, gira su un sistema operativo Linux, ovvero lo stesso che usiamo sui nostri notebook…

Ugo Spezza (www.futurology.it)

da estropico.org

Con questo articolo nasce una sinergia con il sito Estropico.org. Questo significa che da adesso in poi leggerete molti post in contemporanea. Sono molto contento. Primo perchè la numerosa commuity di postumano.com si avvale di un riconoscimento ufficiale da parte dei rappresentanti storici del transumanesimo in Italia, secondo perchè estropico rimane la parte istituzionale, mentre postumano quella divulgativa. I due ruoli sono indispensabili per una corretta diffusione delle notizie. E’  una mossa strategica importante. Inauguriamo così questa collaborazione:

2045: l’anno in cui l’uomo diventerà immortale

…o se non altro due segnali che questi temi, di nicchia fino a solo qualche anno fa, stanno finalmente raggiungendo il grande pubblico.

Ciao a tutti, mi chiamo Fabio Albertario, gestisco da ormai dieci anni esatti un sito che si occupa di postumano (Estropico.org) e sono uno dei co-fondatori del Network dei Transumanisti Italiani. Il mio interesse per questi temi è cominciato verso la fine degli anni ’80, quando ho scoperto la life-extension (il neologismo italiano ‘longevismo’ allora non esisteva ancora) ed è esploso quando, nei primi anni ’90, mi sono imbatutto nel testo che ha lanciato la nanotecnologia esplorandone le potenzialità: Engines of Creation di Eric Drexler (che ora trovate tradotto proprio su Estropico). A quei tempi le uniche presenze online su questi temi erano un paio siti americani e l’idea che un giorno sarebbero finite sulle copertine di pubblicazioni come Time e l’Economist sembrava… fantascienza! Eppure, è quello che è successo in questi giorni (e che sta succedendo sempre più spesso). Ed era ora, perché l’impatto di queste tecnologie è potenzialmente enorme ed entrare nell’era del postumano ad occhi chiusi è il rischio più grave all’orizzonte…

L’articolo dell’Economist (‘Stampami uno Stradivari. Come una nuova tecnologia manifatturiera cambierà il mondo’, Print me a Stradivarius) si occupa delle stampanti 3D – se non ne avete mai sentito parlare, ecco qualche articolo al proposito, con video, sul mio blog. Oggi questa tecnologia è ancora nei laboratori o nelle cantine dei geek, come i computer qualche decennio fa, ma una volta resa user-friendly potrebbe rivoluzionare il sistema produttivo globale. Immagina: hai bisogno di, per restare con l’esempio dell’Economist, un violino. Cerchi il software giusto sul web (free o a pagamento), lo scarichi, magari apporti qualche modifica e poi clicchi su ‘stampa’. La stampante 3D parte e qualche ora dopo la tua replica di uno Stradivari è pronta, fatta di resine che costano qualche Euro (ma non dimenticare il manuale di montaggio: in realà è probabile il tuo violino sarà stampato un componente alla volta). Il paragrafo finale dell’Economist la dice tutta: nessuno predisse l’impatto della macchina a vapore nel 1750, o della stampa nel 1450, o del transistor nel 1950, e oggi è impossibile prevedere la traettoria futura delle stampanti 3D. Ma questa tecnologia sta arrivando… Si noti come questa semplice, ma profonda, osservazione possa applicarsi non solo alle stampanti 3D, ma anche a Intelligenza Artificiale, nanotecnologie, biotecnologie, robotica – insomma, a tutte le tecnologie che fanno da apripista al postumano.

Il lungo e approfondito articolo di Time, invece, si occupa di Ray Kurzweil in occasione dell’uscita di Transcendent Man, un documentario a lui dedicato, e del concetto di ‘singolarità tecnologica‘: 2045, l’anno in cui l’Uomo diventa immortale (2045: The Year Man Becomes Immortal). Anche in questo caso non farò un riassunto, ma mi limeterò a selezionare qualche passaggio che racchiude in poche righe il tono e il ‘messaggio’ dell’articolo: fra cent’anni Kurzweil e Aubrey de Grey (il biogerontologo di punta che vuole sconfiggere l’invecchiamento) potrebbero esser visti come i padri fondatori del 22mo secolo, o le loro idee potrebbero essere diventate nient’altro che curiosità storiche. Nulla invecchia tanto rapidamente quanto il futuro… Ma anche se le loro visioni del futuro fossero completamente errate, hanno perfettamente ragione sul presente. Il singolaritarianismo affonda le proprie radici nell’idea che il cambiamento è in atto e che l’Umanità è responsabile del proprio destino. Kurzweil spesso cita come un tipico telefonino sia un milione di volte più piccolo e meno costoso del computer che lui usava, 40 anni fa, al MIT – e mille volte più potente. Saltando altri 40 anni nel futuro, che mondo troveremmo? Chi volesse cercare di immaginarlo dovrà pensare in modo profondamente innovativo. In altre parole, l’articolo del Time ci dice che se le idee di Kurzweil sembrano strane, è solo perché il futuro sarà strano…

Vi saluto segnalando che alcuni estratti da La singolarità è vicina, di Ray Kurzweil, sono online, su Estropico.

Ciao a tutti e benvenuti!

Se siete qui è perchè mi avete scritto dopo la puntata di Mistero andata in onda ieri sera.

Prima di tutto GRAZIE. Sono stato sommerso dalle email e ho ritenuto opportuno creare al volo un “cyberspazio” dove poter cominciare a discutere gli argomenti che avete visto. Penso che l’umanità stia per vivere un grande balzo evolutivo e credo sia importante soffermarsi un attimo per riflettere su quanto sta accadendo. Quello che avete visto, o vedrete, in questo blog ritrae la realtà ATTUALE, non è fantascienza. Nel corso degli ultimi mesi ho passato gran parte del mio tempo ad informarmi, leggendo e incontrando persone autorevoli, cercando di capire le implicazioni di questi enormi sviluppi tecnologici. Ma la mia è una ricerca indipendente. Pubblicare tutto il materiale raccolto richiede un grande impegno. Vi chiedo pazienza, visto che per il momento mi autogestisco! Proverò a postare in pochi giorni documenti interessanti.

Scusate se non riuscirò a rispondere a tutti personalmente. Farò il possibile.

Ora cominciamo.

Ecco il mio servizio su Kevin Warwick, l’ uomo cyborg. Vediamo cosa succede commentandolo insieme…