7 giorni. Solo. Sembra che sia passato un mese. Ho fatto così tante cose che il tempo si è dilatato. E’ giunta l’ora di partire.
Guardo la mia valigia aperta sul letto. Sembrano le fauci di un ippopotamo mentre sbadiglia. Tutt’attorno magliette sporche e sudate, calzini sparpagliati, mutande, libri e tanti fogli e foglietti.
La valigia del ritorno è sempre più semplice. Basta accartocciare tutto e spingere con forza.
Metto sul computer “Saturday Sun” di Nick Drake e comincio a sistemare la mia roba. Alla fine ho usato tutto. Avevo paura di aver portato troppo, invece no. L’unica cosa che non ho usato sono le scarpe di riserva. Adesso so che ne basta un paio solo, da trekking.
Non ho voglia di fare foto. Non ho voglia di registrare questo momento. Non ho voglia di andarmene.
Vi basti sapere che sono nella mia stanza in un hotel di Kathmandu, con un asciugamano attorno alla vita, con la finestra aperta su un parco pieno di scimmie, con una giornata stupenda.
Mi devo muovere perchè gli altri mi aspettano. Mi vesto velocemente e controllo di non aver dimenticato nulla. Mi guardo allo specchio e vedo qualcosa che si muove velocemente alle mie spalle. Mi giro di scatto e trovo una foglia sul letto. La raccolgo e cerco di capire cosa mi sta dicendo il destino. Secondo me è un segno. Guardo le tende ondeggiare… E’ il vento che mi saluta.
Esito ancora un attimo, poi mi infilo lo zaino in spalla, prendo la valigia e apro la porta. Arrivederci Nepal.
Ho ancora molte cose da dirvi. Ci sentiamo dopo.
La poesia di un attimo,
Un istante che vola via insieme al vento…
Una tenda che si muove, lenta, come il tuo pensiero che non vuol lasciare…
La vita continua,
Gli aerei decollano…
Ma il tuo atterrerà tra le braccia dei tuoi cari, che felici, abbracceranno la tua anima cullandola dolcemente…
Un abbraccio, al prossimo post…
Sabina
Il Nepal ha voluto donarti ancora un attimo di infinita poesia, mentre lo salutavi!
Hai portato la foglia con te??
Buon viaggio di rientro.
wow…hai descritto davvero bene questo momento. Spero tu abbia impresso tutta questa meraviglia nella tua mente e che ti sia utile una volta tornato a casa.
Fai buon viaggio!!!
…sono veramente curioso di conoscere quali saranno le tue sensazioni appena rientrato in Italia. 🙂
L’acqua del fiume continua a scorrere e noi con essa.
Un saluto a tutti.
In realtà il tempo non esiste. Così aveva scritto Hesse nel suo Siddharta.
Buon viaggio da http://www.vongolemerluzzi.wordpress.com
Complimenti. Sei riuscito a farmi viaggiare con te.
E bravo Dani, mi sa che il Nepal ti ha trasformato un po’ anche in poeta!
Buon viaggio di ritorno.
Intanto noi aspetteremo pazienti di leggere tutto ciò che ci vorrai ancora raccontare.
Un abbraccio,
Lance.
🙂
Guarda, solo per Nick Drake hai la mia stima. E anche per tutto il resto. Grazie per averci coinvolti in questa avventura che, sono certo, ti ha lasciato qualcosa che non dimenticherai mai.
Ho seguito questo tuo viaggio con molta attenzione, mi sono immedesimato nelle tue esperienze e, anche se solo in una minima parte, mi sono emozionato.
Ho letto tutti i giorni, anche più volte al giorno, i racconti e le storie.
Ho riflettuto, ho fatto esame di coscenza, ho guardato dentro me stesso.
Devo ammetterlo, un po mi vergogno d’essere cosi fortunato.
Grazie Daniele.