Il braccio bionico che avete visto in questo video di NewScientist è interamente controllato dalla mente di Jesse Sullivan, l’uomo che lo indossa. E’ stato sviluppato dall’ingegnere biomeccanico Todd Kuiken e dal suo team della Northwestern University. Il braccio legge gli impulsi nervosi del torace e li traduce in un movimento di complessa abilità, come la capacità di afferrare una pallina o usare un martello. La tecnologia dei dispositivi controllati dalla mente sta facendo enormi passi in avanti. Davvero affascinante!
commenti
Ecco: questo è DAVVERO progresso!
Ma così perderemo la libertà di essere monchi! E faremo arricchire quelli che vendono bioprotesi!
Ehehe 😉
Ha fatto la battuta, ha fatto 😀
Fantastico.
Se non ho capito male ci sono due tecnologie simili ma con una diversità alla base. Qui gli impulsi vengono letti, come per la comunicazione telepatica, sul corpo (gola, spalla, ecc. ), mentre per le altre ricerche (guida di auto, aerei e giochi) gli impulsi vengono letti direttamente dall’encefalo.
La tecnologia che guida gli arti è quindi, anche se molto perfezionata, è più vecchia?
Fondamentalmente la tecnologia è la stessa… cambia il “punto di accesso” per la lettura delle informazioni, ma sempre impulsi bioelettrici che partono dal cervello sono. La differenza principale, comunque, sta nel fatto che gli impulsi prelevati dalla corteccia possono interagire “col pensiero”, mentre prelevati direttamente dal muscolo, sono segnali interpretati verso quel muscolo specifico, per cui non di tipo “general purpose”, ma specializzati. Io credo che per l’implementazione di arti biocompatibili, se la fonte di accesso deve essere sempre quella dei segnali mioelettrici, sarebbe più comodo applicarli dove sono invisibili… voglio dire… non sarebbe comodo, per comandare un braccio, andare in giro con un casco o con gli elettrodi applicati al cranio. Qui invece, puoi “coprire” l’infrastruttura con gli abiti, per cui la parte “bionica” viene nascosta ed è più facile stare in società senza essere bombardati di domande imbarazzanti.
Grazie.
Ecco, questa è la tecnologia “che fa del bene”, e che andrebbe sviluppata e finanziata!
QUESTA TECNOLOGIA E MOLTO UTILE PER CHI HA SUBITO INCIDENTI BISOGNA VEDERE QUANTO COSTANO QUESTI ARTI BIONICI, APPARTE QUELLI CHE PER PRIMI LO SPERIMENTANO CREDO CHE PER GLI ALTRI IL TUTTO A UN COSTO ELEVATO ALMENO FINO A QUANDO LA TECNOLOGIA NON SARA DIFFUSA – COMUNQUE SIA E UNA SOLUZIONE FINCHE NON AVREMO LA POSSIBILITA DI CLONARE PARTI DEL CORPO O CREARE DI SANA PIANTA TESSUTI ARTIFICIALE CHE SVOLGANO LE STESSE FUNZIONI DI QUELLI BIOLOGICI
Alessandro hai toccato un punto davvero molto interessante…
ma i prezzi al pubblico saranno accessibili? O costeranno come una fuoriserie???
tutte queste nuove tecnologie riusciranno a diventare accessibili?
😉 ciao a tutti
Ecco una cosa utile, sia per il fisico che per la mente…perchè credo non ci sia cosa peggiore di vedersi mutilati e soffrire interiormente!
secondo me il problema e nel presente perche come ho detto la diffusione diminuisce i prezzi, finche non saranno quasi gratuite dopo la singolarita pero per ora e un problema per quelli che ne hanno bisogno….
Infatti il rischio per il futuro è che queste tecnologie possano essere accessibili solo a chi se lo potrà permettere. Guardiamo ad esempio la questione attuale sui farmaci: ci sono casi in cui medicinali salvavita per patologie rare, non vengono dati gratuitamente ai malati, anzi, il loro costo è davvero stellare! Tanto che spesso, coloro che ne hanno bisogno, sono costretti a veri e propri mutui per pagarli, o a gite oltre confine, dove magari sono reperibili a cifre più abbordabili. Tutto per far andare inl giro i dirigenti delle case farmaceutiche con mercedes e autista! Vedasi, al riguardo, il recente caso della presunta pandemia influenzale che “avrebbe dovuto” colpire l’occidente, e le enorni quantità di vaccino acquistate dagli Stati (Italia compresa) poi mai utilizzate o solo in parte, il cui ricavato è andato a vantaggio di un paio di case farmaceutiche e dei loro manager rampanti, che hanno visto lievitare improvvisamente il proprio conto in banca di diversi zeri! Il fatto è che anche dietro queste protesi robotiche, potrebbe esserci un mercato fiorente e redditizio per molte persone! Purtroppo non è un sistema facile da sradicare: è perverso, corrotto, e sembra simile alle scatole cinesi.
I costi? 70 euro!
http://www.nextme.it/tecnologia/biotecnologie/1705-pisa-mano-robot-low-cost
Molto interessante, direi toccante, specialmente, l’intento dei progettisti che ci lavorano da 10 anni.
Ma non dimentichiamo che nei paesi per i quali è stata costruita, 70 € non sono pochi.
Ci sono un miliardo di persone che muoiono di fame, o per manacanza di cure che costano pochi euro.
Questo è l’uomo che oggi si sente pronto a discutere cosa è bene e cosa è male.
Chi immagina un mondo postumano pensa anche a questo miliardo di persone? Nel documentario transumanista si ricordava alla gente di accantonare soldi per poter godere delle nuove tecnologie, è chiaro cosa aspetterebbe a chi i soldi non li ha.
Se il benessere non è per tutti non è benessere.
Se non è chiaro questo, c’è poco da discutere.
Se io benessere non è per tutti, è almeno per molti, e anche questo conta. Poi piano piano tutto migliorerà fio a che tutti staremo bene, ma ci vorranno una trentina d’anni ancora.
Ma cosa ti rende cosi sicuro nel prevedere o immaginare il futuro?
Pensa se trent’anni fa qualcuno avesse immaginato esattamente le tecnologie che abbimao oggi, sicuramente, seguendo il tuo ragionamento, avrebbe immaginato benessere per tutti entro pochi anni.
Cosa ha impedito impedito il verificarsi di questo benessere, se non la natura stessa dell’uomo?
Circa 10 anni fa la tecnologia dei “telefonini” permetteva già la gran parte delle funzioni che abbiamo a disposizione oggi. Ma, candidamente, è stato dichiarato che non sarebbe stata venduta la tecnologia ma il servizio, che è stato dilazionato nel tempo. Cosi ad ogni servivizio offerto in più (piccola parte delle tecnologia già disponibile), è stato dato un costo nuovo ed ha costretto a cambiare l’interfaccia di utilizzo. Questo siamo.
Concordo pienamente con te.
Franco, la tua buona fede non la discuto, sono sicuro che tu credi davvero che il futuro possa essere buono e giusto per tutti. Ma non sarà il paradiso. Perché l’uomo è assetato di potere, fondamentalmente.
Davvero fantastico!
30 anni fa c’era molto meno benessere rispetto ad oggi, e la vita era più dura per tutti.
Oggi MILIARDI di persone hanno accesso ad una fonte quasi infinita di informazione e interrelazioni, tramite cellulari e internet, i cui costi continuano a diminuire e che stanno favorendo le battaglie contro le dittature e i fondamentalismi politici e religiosi.
Tra 30 anni il mondo sarà molto migliore, quasi perfetto, grazie all’accelerazione esponenziale della tecnologia e quindi del benessere.
E le macchine risolveranno tutti i nosti problemi, ci diranno cosa siamo e come possiamo essere migliori. Se ci credi?
Trent’anni fa in Europa è iniziata la crisi economica e siamo andati in discesa non in salita, e la crisi viene dal desiderio di profitto non dal desiderio di benessere.
Se oggi tutte le auto hanno l’airbag , sono state salvate più vite, certo, ma la felicità e il benessere della gente non è aumentato, anzi.
Anch’io parto dal presupposto che tu sia in buona fede, ma mi sembra che vuoi difendere un punto di vista che non riguarda tutta l’umanità in generale.
Ciao
Le macchine non ci diranno cosa siamo e come possiamo essere “migliori”, ma risolveranno tutti i nostri problemi fisici ed economici. E mica è poco.
All’inizio le nuove tecnologie costano molto e sono per pochi, ma poi scendono di prezzo e diventano anche diffuse ed accessibili a tutti. Questo processo è semore piû rapido per le nuove tecnologie. L’elettricità ci ha messo 250 anni, il telefono 50, il computer 25 e i cellulari 10.
L’intelligenza artificiale e i nanosintetizzatori probabilmente si diffonderanno in tutto il mondo quasi gratis in un anno, verso il 2029, come previsto da Kurzweil.
A quel punto il benessere sarà a disposizione di tutta l’umanità.
Vi rendete conto che DUE MILIARDI di persone usano internet e hanno un cellulare OGGI? Non vi sembra benessere questo?
Sinceramente… no. Vedi, tu non sei molto diverso da uno che crede in Dio. Tu credi in Kurzweil. Che differenza c’è? E’ una provocazione palese, la mia. E’ ovvio che ci sono differenze.
Se tu credi che il cellulare, internet o qualunque tecnologia avanzata ti porta benessere, vuol dire che ne sei davvero schiavo, e privartene sarebbe una perdita gravissima.
Posso essere ancora più pungente? Tu dici che internet aiuta la società ad essere migliore e a sovvertire dittature. Pensa un po’: mai sentito parlare di Echelon o del sistema Carnivore? E’ una tecnologia avanzatissima che serve per spiarti mentre usi placidamente internet, telefonini & affini. Il governo sa tutto di te, cosa mangi, cosa preferisci, la tua condizione economica… tutto. Sei disposto a pagare il prezzo della tua privacy e della tua libertà di scegliere, dalle cose più banali a quelle più importanti, per usare tecnologie controllate dai governi (e anche se questo accade, e qualcuno te lo dice, saresti disposto a crederci? Se lo dicesse Kurzweil?)? E se tu fossi un mezzo per sovvertire una dittatura scomoda a qualche altro governo? Pensi che il fine possa giustificare i mezzi? Non sarebbe certo per spirito di altruismo, ma soltanto per accentrare ulteriormente il proprio potere. In buona sostanza, sei consapevolmente schiavo… Ti ho fatto un esempio CONCRETO, per cui non dire che sbaglio se non guardo la globalità, secondo te, del futuro.
Come al solito, lungi da me generare flame, voglio solo controbattere quello che io ritengo possibile e da scansare come la peste, pena il vivere non liberi.
Senti e dietro Echelon chi c’è secondo te? I vampiri rettiliani? Dici che internet potrebbe rubarmi l’anima?
Eheh
Ma cosa mi importa se mi spiano?? Io non ho niente da nascondere, e cmq i vantaggi delle tecnologie presenti, per non parlare di quelle future, valgono il prezzo della privacy.
E cmq non è vero, altrimenti non avrebbero potuto intercettare Berlusconi, ricco potente e amico di Putin e Obama, per un anno di seguito a casa sua, tanto per fare un esempio
Ricorda che Berlusconi è il capo del “governo” guardone che secondo te ci spia costantemente.
Concordo con Luciano: non gettarla nella politica “personale”.
Perché devi schernire ciò che dico? Che diavolo c’entrano gli alieni con Echelon?! Magari c’entrano pure, ma io non sono un complottista (nella misura in cui si esagera aldilà di ogni ragionevole e più o meno verosimile logica) per cui mi riferivo ad Echelon come ad una tecnologia avanzata di quelle che tu tanto ami, ma che ti priva della libertà individuale.
Non dire “cosa mi importa se mi spiano” perché un conto è essere puliti e non aver nulla da nascondere, un altro conto è essere spiati, esserne contenti e addirittura dire che la privacy vale il prezzo dell’evoluzione tecnica. Franco, io non so tu quanti anni abbia, ma sinceramente mi fermerei un attimo e ci andrei un tantino più cauto sulle “chimere” del futuro.
E soprattutto, non fare paragoni tentando di mettermi in ridicolo.
Mi dispiacerebbe rinunciare a internet, ai telefonini cellulari e alla tecnologia in divenire, che tanto ammiro, per me però, il benessere è un’altra cosa.
Franco io ti ringrazio per la tua calda e chiara esposizione, e ti assicuro che lo faccio con sincerità e con il cuore.
Ci sentiamo più tardi. Ciao a tutti.
Cosi stiamo usendo dal seminato, per dirla pulita.
Riguardo alla privacy, no, nulla vale il prezzo della privacy e della possibilità di scelta. Se è la libertà che staimo mettendo sul piatto, io non ci sto, assolutamente.
Ora non ci stiamo proprio capendo.
Franco, capisco che sei da solo a portare avanti la tu opinione, ma non è attaccando che si discute.
braccia bioniche? Negli anni ’70/’80 vi ricordate della serie Tv di fantascienza: L’ uomo da 6 milioni di dollari? Sì…i costi si dovrebbero essere abbassati! Forse è merito dell’ euro?:–))
Ahahahh! Sarà la svalutazione 😀
qualcuno si poneva la domanda che differenza ce tra dio e Kurzweil io conosco la risposta il secondo vuole un mondo perfetto il primo ha creato un mondo non perfetto- leggendo le vostre risposte vedo che immaginate il futuro con gli occhi del presente, ma le cose cambieranno la singolarita cambiera tutto compreso il nostro sistema sociale seppur vero che la natura dell’uomo e quella che e le nuove tecnologie porteranno ad un mondo piu equo e inesorabilmente a una societa diversa faccio qualche esempio pensate che con gli androidi che lavoreranno al posto nostro avremo ancora bisogno del mercato del lavoro ad esempio quando verra costruito il primo reattore a fusione nucleare ne basteranno 2 o 3 in tutta europa e che fine faranno tutti gli operai che lavorano nelle varie enel di mezza europa saranno in cassa integrazione – la singolarita e incompatibile con questo sistema
Scusa, ma non capisco una cosa. Dio ha creato un mondo imperfetto (secondo te, secondo me è perfetto per le leggi che lo regolano, forse è l’uomo che si è divertito a stuprare la natura… ma vabbè) ed è, appunto, Dio, ovvero entità riconosciuta universalmente come perfetta. Kurzweil, che è un uomo, secondo te vuole un mondo perfetto. Ma scusa: se dici che l’uomo è imperfetto, come può creare un mondo perfetto? Cioè, prima di gettarsi in ragionamenti complessi e delicati, è bene pensare con la propria testa. Non con quella dei pensatori. E vuoi sapere cosa penso? Che oggi il mondo va male proprio perché la tecnologia ci ha reso tutto più facile. Concetti “premasticati”, adattati e filtrati secondo comodo, perché siamo tutti più “pigri” verso la ricerca dell’informazioni così come deve essere, ovvero scevra da sovrastrutture socio-mediatiche. Vuoi una cosa? Ce l’hai già pronta. A che cosa si riduce, la vita? La singolarità è incompatibile con il concetto di essere umano, non con quello di “essere umano alterato” che, di fatto, non è più essere umano. Poi è facile dare la colpa a Dio e all’imperfezione umana. Ma voglio solo ricordare una cosa: l’uomo è libero di scegliere, discerne tra il bene e il male. Se fa il male, sceglie di farlo, non è certo colpa di Dio. All’uomo e solo all’uomo vanno imputate le colpe degli sfaceli socio-politici. E così sarà sempre.
Una cortesia però… capisco la foga, ma usa la punteggiatura sennò è difficile capire cosa vuoi dire.
l’uomo e’ imperfetto, ma intelligenza artificiale avra’ la possibilita molto probabilmente di migliorare se stessa, mentre i nostri tempi evolutivi sono piu’ lenti (ma questa e solo una mia teoria)
L’intelligenza artificiale non ha “coscienza” di perfezione, ma soltanto di EFFICIENZA. Capisci qual’è il problema? Le macchine cercheranno di essere sempre più efficienti. A questo dovremmo prestare moltissima attenzione.
Sono d’accordo con Alessandro. 🙂
Penso che in uno stato sociale dove le risorse non vengono sprecate in modo cosi’ eclatante come da noi, il costo il costo di tali protesi sia eticamente che socialmente sostenibile
Ho seguito tutta la vostra discussione senza controbattere, perché mi sembrava inopportuno e francamente inutile (avrei solo gettato altra benzina sul fuoco, e il caro amico Franco ci sarebbe andato a nozze, eheh! P.S. – Franco, nulla di personale.)
Vorrei solo esporre il mio punto di vista sul “mondo perfetto”…
IO PREFERISCO VIVERE IN UN MONDO IMPERFETTO! O meglio, in un mondo dove gli uomini sono imperfetti!
Ma sinceramente, a voi piacerebbe un mondo come quello sognato da Kurzweil?
Saremmo tutti uguali, tutti con le stesse case, gli stessi oggetti, ecc…
Insomma, degli automi!
Non capite che questo sarebbe davvero il mondo dei Borg?
E se disgraziatamente “qualcuno” non volesse “essere assimilato alla perfezione”, cosa gli succederebbe? Verrebbe TERMINATO???
Io benedico chi ha creato l’uomo imperfetto (Dio, l’evoluzione, chi cavolo volete voi!), dotato di libero arbitrio, e difenderò fino alla fine il mio essere imperfetto, e il mio mondo imperfetto!
Ciao, bentornato.
Francamente mi sembra che più di discutere, dove ognuno mette a disposizione “quello che é”, sia diventata una lotta, un controbattere sterile, dove l’importante non è capire ma, difendere ad ogni costo; come se qualcuno avesse la verità in tasca.
La verità non ce l’ha nessuno, chi credeva di averla ha portato e stà portando sofferenze su tutto il pianeta.
Se non sappiamo vedere quello che siamo e cosa succede nel mondo, tutto il mondo, i discorsi sono falsati in partenza.
E mi fermo qui, perchè non vorrei essere frainteso.
Concordo. Con te e con Lancelot. Il problema è proprio del “come andrà a finire” se sosterrai idee contrarie al regime “automatico”.
Prima di leggere e scrivere su questo Blog ero più ottimista, sull’argomento, e prevaleva il fascino e l’orgoglio di vedere come stiamo imparando per migliorare il futuro, ora, mah?
Perchè pensate che avanzamento tecnologico significhi regime, omologazione, fascismo etc? La tecnologia aumentà la libertà e la possibilità di scelta. Il nostro mondo, grazie alla tecnologia, è molto più variegato rispetto al 1600, le nostre vite sono molto più ricche, divertenti e complete.
Franco, non siamo contro la tecnologia… A ME PIACE LA TECNOLOGIA!
Tant’è vero che non riuscirei mai a fare a meno di internet e del cellulare!
Quello che noi stiamo cercando di dire, è che una tecnologia così avanzata, dovrebbe essere amministrata in modo giusto! Tu dici che in futuro tutto migliorerà… ma guardati attorno, il futuro è già qui! E ti pare che gli uomini siano migliorati nel modo di pensare ed agire? A me, francamente, no!
La tecnologia può migliorare alcune cose, ma non l’animo umano. Prendiamo internet, ad esempio: è utilissimo, ha permesso a milioni di persone di comunicare in tempo reale, di sapere ciò che succede in nazioni afflitte da dittature e disastri grazie alla condivisione di immagini e filmati, che non sarebbero mai passati oltre i confini di detti paesi. … però ci sono anche tanti punti oscuri: su internet si possono trovare siti dove ti spiegano dettagliatamente come costruire una bomba in casa, con gli attrezzi che hai nel garage, ci sono siti e chat che vengono utilizzati dai pedofili per addescare le loro giovani vittime, e chi più ne ha, più ne metta! Insomma, non mi pare che grazie ad internet il modo di vivere, agire, e pensare di tante persone sia cambiato, anzi! Quello che noi sosteniamo, è che la tecnologia debba sì avanzare, ma che ciò dovrebbe andare a pari passo con un’evoluzione etica, equa, e morale della nostra coscienza. Altrimenti si rischierà solo di peggiorare le cose. Se da ambo le parti non riusciremo ad avere apertura in tal senso verso l’altro, resteremo solamente arroccati alle nostre posizioni… e ciò, concordando con Luciano, non potrà portare a nulla di costruttivo, ma solo ad ulteriori divisioni.
Sono d’accordo. E aggiungo che come sempre, non è tutto oro quello che luccica.
Infatti, non l’ho mai pensato e non lo penso.
Però incomincio a vedere molte cose che destano più preoccupazione che entusiasmo.
Ad esempio, gli elmetti per comandare i soldati… ma come può venire in mente una cosa del genere, e a chi, sopratutto.
Se sono persone cosi a detenere il controllo della tecnologia c’è poco da essere ottimisti.
Ciao
Rispondevo a te Franco, ciao.
P.S. – scusate l’ot: in un precedente post ci si chiedeva quale fosse la nostra età… io ho 34 anni, e voi? Potrebbe essere utile per sapere a quale “ceppo generazionale” appartiene ognuno di noi. Quando sono nato io, ad esempio, non esistevano ancora né internet, né i cellulari… ho notato che, benché io ora non possa più fare a meno di queste due cose, il modo di rapportarmi ad esse è ben diverso da chi è nato dopo la metà degli anni ottanta.
Io ne ho 29, figlio della generazione dei neon colorati e del patinato. E dei lecca-lecca enormi a forma di cuore.
Beh, siamo vicini di età. Che buoni erano i lecca-lecca a forma di cuore, yuhmmm! ^^
Io ho 46 anni, e quando Franco parla dei prossimi 30, penso alle aspettative che avevo trent’anni fà rispetto alla tecnologia. Immaginavo già molte delle cose che oggi ci sono, e anche qualcuna che non c’è ancora; ed è proprio per questo che sono più disilluso, perchè ho visto che tutta la tecnologia è passata, come da un setaccio, attraverso ciò che è l’uomo.
Sono ancora un bambino, davanti al fascino del futuro tecnologico, ma se permettete, non riesco a immaginare un futuro migliore senza che l’uomo si metta veramente in discussione;
Ora so che abbiamo la capacità di farlo, se lo sto facendo io. E ci sono tante, tante persone molto migliori e più aperte, di me. Perciò so che è una cosa possibile, possiamo crescere tecnologicamente, crescendo noi stessi e la tecnologia.
Ma dobbiamo cambiare il modo di vedere. Non restringere la visione a quello che ci piace e che speriamo.
Ciao
Ti ammiro Lancelot, io a tren’anni ero ancora un coglione, ero opportunista e non avevo una visione cosi bella e aperta. Ma, ognuno fa la sua strada, e quello che ho imparato è che disogna sempre mettersi in discussione, almeno con se stessi, e bisogna ricordare i propri errori, perchè, quando non ti tolgono la vita, ti fanno crescere.
Ti ringrazio dell’ammirazione, ma ti assicuro che è immeritata!
Le mie belle cazzate le ho fatte e dette, e continuo tutt’oggi a farle e a dirle spesso. In realtà ho ancora molto da imparare, ma credo che alla fine l’intera vita di un uomo sia una continua crescita e apprendimento.
Io ho appena iniziato il mio percorso, e spero di continuarlo. La strada è tortuosa e piena di ostacoli, ma dove starebbe il bello dell’avventura se fosse tutto facile?
Un caro saluto,
Lance.
Bravo, come dice qualcuno: “guardati da quelli che non hanno dubbi”.
Effettivamente, come dice un mio caro amico, la vita è un sentiero infinito.
Sigismondo, io i lecca lecca a forma di cuore non me li ricordo, ma cosa mi sono perso!?
Ciao