Lasciamo i nostri ricordi e il nostro DNA in un database. Così potremo costruire un robot con la nostra stessa personalità e tornare in vita dopo morti!

Pubblicato: 04/02/2011 in cyborg, intelligenza artificiale

Ore 4 del mattino. Un bel filmatino prima di andare a nanna…

Vi mostro un progetto (e non è l’unico) che raccoglie i file personali come foto, filmati, registrazioni audio e documenti, per ricostruire una personalità identica alla nostra in un computer. In pratica avremo un avatar con un carattere simile al nostro!

Il robot del filmato sembra uscito da un episodio di Futurama… Non lo vorrei mai nel mio soggiorno!

Ma non è finita. Se volete, potete partecipare al progetto donando anche il vostro DNA. Vi arriverà a casa una provetta in cui dovrete lasciare un campione di saliva, che verrà conservata a -190 gradi per un periodo di  tempo indeterminato, anche dopo la vostra morte.

Così quando la tecnologia sarà sufficientemente avanzata potranno riportarvi in vita.

Giuro che non è uno scherzo. Io volevo provarci… Giusto per sputare nella provetta! 🙂

www.lifenaut.com

commenti
  1. Marco ha detto:

    Bhe che dire?
    Io credo che ci sono delle cose oltre le quali nn serve andare,spingersi oltre certi limiti non va bene,non è giusto,non va fatto!il nostro è proprio un mondo strano e più passano gli anni e più non lo sento mio. Io non sono assolutamente d’accordo su questo genere di cose. Sappiamo ricreare artificialmente umanoidi e non sappiamo ancora curare cancro e AIDS!?!?
    Credo anche che poi quello che arriviamo a vedere o a sapere noi comuni mortali sia solo la punta di un iceberg ben più grande e complesso del quale nn conosceremo mai tutta la struttura!
    A presto, Marco

    • ivan ha detto:

      potrebbe essere questo il modo x curarsi dai tumori… abbandonare le nostre spoglie mortali per passare, magari tramite un banale pen drive, da un corpo cibernetico all’altro. Naturalmente si dovrebbe riuscire a passare la propria coscienza attuale senza perdere conoscenza, ricordie sensazioni…

  2. Emanuele ha detto:

    lasciamo fare alla scienza il suo corso… se non fosse per loro, le persone che hanno più di 20 anni sarebbero in una cassetta sotto terra…!
    arricchiremo qualche vecchio a wall street ma, secondo il mio parere, ne vale la pena… noi, con i nostri mezzi siamo impotenti… lo saremmo anche di fronte a un raffreddore.. i cyborg miglioreranno le nostre vite. se non lo faranno, beh, non ingrasseremo nessuno….
    io spero che si farà qualcosa anzi, ne sono sicuro.

  3. francois ha detto:

    wow……..
    Magari ci sputo pure io 🙂

    • Daniele ha detto:

      Ciao ragazzi, ciao Daniele.
      E’ vero, sul web è possibile trovare esempi spesso “ai limiti dell’inquietudine” su cosa si possa fare attraverso lo Human Engineering e le tecnologie più avanzate. La ricerca si impegna nel trovare soluzioni alle malattie, alla precarietà della condizione umana, come alla possibilità di migliorare prestazioni fisiche e mentali. Bene. In questo link l’esempio di una ” tecnica per la tecnica”, che si rivolge al proprio puro piacere dello spettacolo, della clonazione, del “rifare” l’uomo. Fa sorridere e, allo stesso tempo, credo, fa pensare.

      Link:

  4. Angelo ha detto:

    Dov’è la provetta……………………….

  5. luca ha detto:

    Ciao Daniele,

    Molto bello l’argomento……penso che la scienza arrivera’ anche a questo…….sicuramente si potra’ avere un alter ego per essere presenti in piu’ posti,immagino un manager o uomo politico……pero’ sara’ solo una copia del nostro involucro perche’ la nostra anima e’ unica ed e’ divina.

    Ricordiamoci che la nostra persona si inizia a formare gia’ nel grembo materno e tutte le nozione logiche e affettive ci vengono trasmesse dalla mamma…….non puo’ un duplicato tecnologico essere fornito di questo contenuto……vado a dare un’occhiata nella Sacra Bibbia sicuramente ci sara’ una risposta……

    Sarebbe bello fare un forum aperto al pubblico su questi argomenti….

    ciao a tutti

    Luca
    Busnago

  6. Michele Anello ha detto:

    Ciao Daniele,
    Questo post mi ha veramente incuriosito, e quasi quasi ci do un occhiata al sito…
    Una domanda, dove si sputa ? :p

  7. Elio Santi ha detto:

    ciao Daniele sono ,elio, grazie di avermi risposto, per quanto riguardo il campione organico nostro, dopo la puntata scorsa ci avevo pensato, lasciare una nostra traccia, ( dna, neuroni ) da integrare ai cip ( se al posto dei neuroni dei topi venissero messi i nostri, con un integrazione di dna, al fine di ricreare una somiglianza fisica tramite la meccanica, e un uguaglianza mentale di ragionamento con conseguenti ricordi magari, tramite il cip ), certo il futuro mi spaventa, l uomo sta diventando sempre piu dio, sta costruendo la sua cyberbabele, ma da una parte mi riempr di speranza, ho 22 anni, e da molto cerco risposte.. a volte mi sento un nostradamus, veramente penso qualcosa, e questo accade,visioni,connessioni mentali, ma di questo ne parlero un altra volta, cio che mi fa pensare e come paurosamente saremo connessi tra di noi, i veri robot saremo noi, corpi robotici, e la nostra memoria umana, il nostro cervello verra cippato, quindi saremo immortali, bastera fare sempre un nbackup di noi stessi, le i.a. saranno sempre piu potenti precise maliziose, e noi nel nostro cervello sappiamo cosa vogliamo, abbiampo sogni, sentimenti, paure ecc.. basta convertire cio in i.a.comunque studio da anni e scrivo molto, vi pongo questa idea, soldati piu nanotecnologie, con i.a. elaboraste per renderli piu cattivi precisi letali, amplificazione di sensi, piu esoscheletri, immaginatevi il cyborgrninja, se vi interessa posso andare avanti

  8. Marco ha detto:

    Ciao a tutti,
    nella letteratura e nei film è già stato detto tutto.Da 2001 Odissea nello spazio a Robocop, da Terminator a Matrix e quanti altri esempi.
    Certo, non tutti cyborg, ma con un leitmotiv agghiacciante:la convivenza/sostituzione dell’uomo a favore delle macchine..Sicuramente la nostra generazione non vedrà la completa estinzione dell’uomo ma le prossime potrebbero vederlo..
    Sarò troppo drastico, ma pensate all’evoluzione della tecnologia e della scienza negli ultimi 60 anni..
    Se colleghiamo il tutto alla possibile presenza aliena che ci controlla e che ci ha fornito tutta o in parte la tecnologia moderna, viviamo in un grande fratello in cui convivono tanti sottoinsiemi (ricordate la piramide che sta sul $?).
    Ora mi chiedo, ha senso spingersi a ricreare un prodotto artificiale che ci sostituisca?Ormai rimaniamo l’unica cosa umana sulla Terra, prodotta dalla naturale evoluzione durata migliaia di anni e che ci ha resi “perfetti”….

  9. Simona ha detto:

    sono inquietata ed affascinata in egual modo…

    • Claudia ha detto:

      si,io d’accordissimo!Inoltre ci sono sicuramente i lati positivi,ma penso anche a quelli negativi purtroppo!

  10. Beatrice ha detto:

    Io non so davvero piu’ cosa pensare…davvero vogliamo arrivare a questo? Sembra quasi la trama di un film, io non sono sicura di voler rinunciare alla fragilita’ umana…

  11. Alessia ha detto:

    Ma le sensazioni, le emozioni…quelle in un robot non potrebbero mai essere replicate..
    Vivere una vita senza esse…sarebbe comunque interessante?…O forse tutti i giorni ci potrebbero sembrare molto simili tra loro?
    (però…l’idea di rivivere dopo la morte è molto interessante!!!)

  12. Federico ha detto:

    Ogni tot anni trovano un modo nuovo per poter far in modo di conservare o ricreare un essere dopo anni!!!
    Pochi anni fa andava di moda volersi fare ibernare ora questa possibilità prima o poi,sempre se nn è già stato fatto segretamente,ci sarà la clonazione umana con tutti i suoi pro e contro a livello di etica sociale un saluto a tutti

  13. adriano ha detto:

    fico!!ma siamo sicuri che saremo noi????
    secondo me sarà solo un robot che ci assomiglierà….

  14. luca rivoli ha detto:

    argomento molto interessante 🙂 e sicuramente che va aldilà anche delle nostre conoscenze a riguardo .. be vi confesso che non so veramenre che posizione prendere a riguardo. penso che sia una cosa eccezzionale e assurda. se tutto ciò fosse attuato significherebbe avere infinite chance di ritornare a vivere. prima di tutto penso che le informazioni inserite sarebbero date dalla somma di esperienze e vissuti che prendono solo una parte della nostra vita. tutto quello che succede dopo? viene perso? .. e poi.. come vivreste avendo la consapevolezza che dopo questa possibilità di vita ne avrete un’altra da giocare per fare le cose che non avete potuto fare? … DANIELE quoto l’idea di sputare nella provetta 🙂

  15. Chantal ha detto:

    Secondo me l’uomo non deve essere imitato perchè perfetto così com’è! Spero di non assistere al triste spettacolo della sostituzione da umani a macchine

  16. Thomas Hell ha detto:

    i ricordi e il dna potranno riprodurre un te stesso, ma assolutamente non sarai te. Per chi vedrà la copia non cambierà nulla, per loro sei come prima, ma per te che sei morto non cambia assolutamente nulla, quello non sarai tu. Penso che l’unico modo sia trasferire con un upload direttamente se stessi in un corpo nuovo, solo così potrai essere te stesso e non una copia, la stessa cosa vale per i cloni, anche se uguale in tutto e per tutto, tu sei tu e lui è lui. Per quanto riguarda l’etica morale, io non credo in Dio, ma per chi ci crede una cosa viene detta: Dio ci ha creato a sua immagine e somiglianza, quindi se possiamo fare queste cose è perchè ci è stato concesso. Poi, come leggo sotto…se non curano le malattie come cancro ed Aids…. i motivi non c’entrano nulla con il progresso, anche se potessero farlo, gli interessi in ballo sono troppi per rendere la cosa di dominio pubblico!

  17. Emilio ha detto:

    Ciao Daniele, questo video è fantastico.
    Come hanno detto altri ragazzi si potrebbero prevenire tantissime malattie passando dalle nostre spoglie umane in un corpo cibernetico. L’unico problema che ancora si dovrebbe perfezionare e credo che si farà al più presto è quello della coscienza, dei ricordi e delle nostre emozioni. Cioè trasportare noi stessi in un altro corpo essendo ancora coscienti di cosa eravamo, cosa abbiamo fatto e avendo ancora tutti i nostri ricordi ma questo fattore della scienza può anche aiutare persone mutilate, cioè mettere al posto di braccia e gambe amputate pezzi robotici che eseguono i nostri comandi.

    Spero che questo argomento sia perfezionato a tal punto da vedere robot camminare per le città come nel film “Io robot” o persone con braccia o gambe robotiche.

  18. Sigismondo ha detto:

    Ciao a tutti.
    Innanzitutto grazie per la risposta, Daniele. Non me l’aspettavo, ma ne sono contento.

    Insomma, l’argomento è molto spinoso, per implicazioni etiche e morali. Ha senso creare una copia di me che non sa niente di me? Il processo di apprendimento è molto complesso, e le funzioni cognitive si adattano all’esperienza vissuta, ai ricordi, ai sogni, alle ambizioni.
    Indubbiamente, la tecnica cibernetica è avanzata, e i rat-bot ne sono una dimostrazione. Io sono riuscito a riprodurre dei modellini controllati da un chip e da un software scritto da me che sfrutta reti neurali. Ovviamente, senza neuroni vivi. Mi spiego: le reti neurali “hardware”, consentono al software di apprendere, e valutare statisticamente le scelte da compiere, considerando anche l’esperienza. Per esempio, se la macchina si avvicina troppo ad un camino acceso, non ripeterà l’esperienza, perché “sa” che il fuoco brucia. O meglio, IMPARA che il fuoco brucia. Lo comprende, e assocerà ogni situazione che comporta alte temperature al pericolo. La differenza con i neuroni “vivi” è la loro velocità.
    Vorrei fare presente l’ultimo episodio di Fringe, che trattava proprio di chip inseriti nel cervello per curare i disturbi del sonno. In realtà servivano come una sorta di “telecomando” remoto che consentiva alle persone di sognare anche da sveglie, e di viverne a distanza le emozioni. Beh… da questo a dire che le multinazionali che produrranno i chip avranno il controllo su di noi, non ci vuole molto. Lo stesso Adam Kadmon ne faceva accenno.
    Mettiamola così: io collego il mio sistema nervoso a quello di un altro uomo. Diciamo che voglio commettere un omicidio passando impunito, o farmi esplodere per commettere una strage (tipo kamikaze, senza rimetterci la pelle però). Chi sarebbe incolpato? Io o l’individuo che sto controllando? Entrambi? E come si potrebbe risalire a me? Sarebbe un po’ come “tracciare” l’ip di un computer. Ma qui si apre un altro, vastissimo mondo…
    Quello che conta, secondo me, è cercare di restare più umani possibili, nell’accezione del termine “umano” più ampia, ovvero capace di provare emozioni e sentimenti quali empatia, pietà, paura, misericordia, generosità. Ma sul lato oscuro, c’è anche odio, violenza, bramosia di potere, vendetta, il fine che giustifica i mezzi…
    Come ti scrivevo nella mail, Daniele, penso che se l’uomo a volte reagisce in modo sconsiderato, arrivando persino ad uccidere senza pensarci troppo, niente potrebbe farci pensare che una biomacchina non ne sarà capace. Anzi. Temo che per la sopravvivenza non si farebbe alcuno scrupolo.
    Secondo me, tutto starà alla volontà delle multinazionali, ma il controllo TOTALE della vita altrui, delle masse, fa troppo gola.

    • Francesco 85 ha detto:

      Ciao a tutti e ciao a te Daniele,
      …una domanda? ma siamo proprio sicuri di voler vivere in eterno, reincarnandoci continuamente in unità cybernetiche? già questa vita è difficile, insidiosa, avara di soddisfazioni e spesso ingiusta…. vogliamo ripetere tutto questo all’infinito? Io preferisco vivere una volta sola…e poi….eterno riposo. tanto anche se riuscissimo a prolungare la nostra vita indefinitivamente, non riusciremmo mai a fare tutte le cose che vogliamo e a realizzare ogni nostro desiderio.
      tutto ciò e tutti questi studi, pagati con i contributi dei cittadini, mi sembrano non solo inquietanti, ma inutili…
      W l’umano! abbasso le macchine!

      • Sigismondo ha detto:

        Se guardi agli interessi mostruosi che potrebbero sorgere da iniziative del genere, beh… l’inutilità è un prezzo da pagare. E comunque io non trovo inutili studi sulla cibernetica, anzi! Credo che potrebbero aiutare moltissimo in campo medico. Il problema vero, secondo me, sta nel fatto che dobbiamo valutare il rischio di tutto questo…

  19. davide Sol ha detto:

    Ciao Ragazzi; Vi pongo un quesito di natura etica… per ritornare al titolo del post…. Se la natura ha fatto si che il dna umano fosse unico in ogni essere vivente…. sarebbe veramente giusto , raccoglierlo, catalogarlo, e sopratutto duplicarlo? Non sarebbe forse il gesto contronatura per antonomasia?

  20. Amos ha detto:

    Ciao Daniele ciao ragazzi sono Amos io penso ke questa cosa dei cyborg sia molto interessante perche pensate a cosa si potra fare e se noi avremmo un avatar cyborg magari i lavori piu difficili complicati diventeranno molto piu semplici basta gia vedere quanto aiutano le macchine in tt i lavori per es nella medicina ecc ma la cosa piu importante e qulla ke se ci sarebbero i cyborg credo xo nn sono sicuro ke la criminalita scenderebbe xke nn verrebb piu ucciso nessuno semmai solo distrutto e le morti sul lav diminuirebbero e alla fine sparirebbero secondo me se esistessero solo cyborg la vita sarebbe migliore Grazie a tutti per aver letto il commento a presto Amos

    • Francesco prov. Torino ha detto:

      hai visto il film :”il mondo dei replicanti”? non credi che,come viene sottolineato nel film,che sarebbe tutto molto più triste,finto e privo di emozioni che ogni giorno ci riempiono la vita e ci danno la gioia di vivere?

  21. davide Sol ha detto:

    http://www.youtube.com/watch?v=9q4qwLknKag è veramente questa la tata che vorreste per i vostri figli?

  22. Riccardo ha detto:

    Grazie Daniele,
    mi unisco al ringraziamento comune per aver risposto personalmente ad ogni mail! incredibile! proprio perchè come già ci stanno abiutando a ricevere risposte pre-confezionate da computer, e a parlare con dischi automatici di risposta, è la prima volta che sento qualcuno che lavora nel mondo dell’intrattenimento televisivo che si prende la briga (e la fatica) di rispondere personalmente ad ogni email che riceve! ho visto il video del sito su BINA 48 e quello del dog-robot. Beh, io sono d’accordo con Marco, che scrive che non si può “sostuire l’uomo” in poche parole, se stiamo qua, con tutti i nostri difetti e pregi, ci sarà un motivo… chi vivrà, vedrà.

  23. Daiana ha detto:

    ciao Daniele, ciao ragazzi …
    ma qst e roba di pazzi …
    nn ho mai visto una cosa del genere xro anche molto interessante.
    io non potrei immaginarmi a vivere cm un robot nn credo che si possa avere dei sentimenti e pensieri simili cm ora nel mio corpo … cm si ama, si ride si vive ???
    interessante xro un po mi fa pensare 🙂

  24. James Nio ha detto:

    certo il problema principale è sempre lo stesso…si può copiare una persona fisicamente..ma come fare con la coscienza o la cosiddetta anima?

  25. Matteo ha detto:

    Ciao Daniele, ciao a tutti!
    In pratica la prospettiva sarebbe quella di un mondo in cui i viventi convivono con dei robot che contengono il dna dei morti?
    Al limite della fantascienza! 😀
    Io nel dubbio sputo nella provetta, ma voglio poi un corpo come questo!

  26. Euro ha detto:

    ciao daniele sono euro, interessante il fatto della saliva, ma se anche immettessero nel cyborg i miei ricordi e la mia personalità sarei sempre io o solo una copia esatta di me stesso?

  27. Euro ha detto:

    perchè se funziona io lo farei subito, dove devo sputare?

  28. Giuseppe ha detto:

    Volevo aggiungere uno spunto di riflessione riguardo i vari commenti circa l’eticità/naturalità etc di tutte le prospettive future in cui ci immaginiamo “Super” umani (nel senso che siamo andati oltre i limiti imposti dalla nostra natura , ma rimanendo comunque di carne e ossa) o semplicemente avere una nuova anima fatta di silicio e leghe.

    A questo punto vorrei dire che è normale guardare con apprensione al futuro e soprattutto pensare che sia impossibile, o quasi, che esseri non-umani possano provare emozioni o sensazioni nella stessa maniera in cui lo facciamo noi.
    E vi propongo di guardare “Time of Eve”. E’ un film d’animazione che tratta degli stessi argomenti di cui discutiamo qui ; è disponibile per la visione sul sito di Mtv.it all’indirizzo http://www.mtv.it/tv/cartoni/timeofeve/index.asp (Sono solo 6 episodi di breve durata ma molto significativi secondo me). Buona visione.

    Ma in realtà le emozioni cosa sono? Questo non lo so, non sono un esperto. Ma anche solo per le sensazioni possiamo fare un esempio che avvicina i due mondi. Un caldo abbraccio da qualcuno a cui siamo affezionati. Come essere umani è facile “sentire” quel calore come quando dai un abbraccio a qualcuno a cui sei affezionato.

    Per un attimo pensiamo che un’elevata intelligenza artificiale sia in grado non di riprodurre , ma bensì sentire anche meglio di noi una tale sensazione.
    Che differenza passa tra il sentire l’abbraccio della persona amata con i nostri 5 sensi invece che con dei sensori elettronici? Che differenza c’è tra gli stimoli elettrici che il nostro cervello riceve mentre accogliamo l’abbraccio e i dati che un robot potrebbe ricevere nella sua memoria centrale? Che differenza c’è tra la catalogazione di una sensazione che ci dà così piacere e ci fa emozionare da parte di un essere umano o di un essere non umano (e mi ripeto, dotato di un’intelligenza abbastanza elevato da poter essere paragonabile a noi) per essere poi ricordata in seguito, magari con nostalgia?

  29. joe ha detto:

    tutto previsto dalla notte dei tempi..noi rubiamo la scena ai dinosauri, i robot la rubano a noi..e poi ancora il ciclo si riipeterà da capo, magari in mondi diversi e con esseri diversi, all’infinito..

  30. Samuele ha detto:

    Ciao a tutti, sono sicuro che una copia fisica di noi stessi sarà possibile (se non lo è già), la cosa di cui sono sicuro che non si potrà fare e la copia del nostro io, cioè copiare la nostra essenza costituita non tanto dalle esperienze avute dalla nascita alla morte ma da quello che tali esperienze lascino nella nostra coscenza. Si potrebbero sinulare le esperienze che si sono vissute ma sicuramente non si potrebbero ricreare le emozioni che tali simulazioni potrebbero lasciarci proprio perchè ogni persona reagisce in maniera diversa a tali stimoli, basti pensare a quando su guarda un film, molti lo trovano romantico, magari altri lo trovano ironico oppure altri ancora pauroso. Sono queste le cose co non potrebbero essere ricreate all’interno del nostro cervello. Sono convinto che per poter rifare una copia esatta di noi stessi sarebbe il “trapiantare” il nostro cervello in un corpo allora forse in questo caso si riuscirebbe a riavere una copia quasi identica all’originale, fermo restando la clonazione del corpo.

    • Estella S ha detto:

      Sono d’accordo, l’anima non si può replicare.. una copia non sarà mai come l’originale. E’ una cosa a parte.

  31. daniele.R ha detto:

    ragazzi ci rendiamo conto… questi dei video sono robot “giocattoli” e guarda come si muovono e quello che fanno… chissà l’esercito o i reparti speciali “che non esistono -.- ” a che tecnologia sono arrivati!!
    lo sappiamo tutti che le tecnologie che adottiamo noi quotidianamente i militari già le usavano 20 anni fa,poi quando ormai sono sorpassate le brevettano ad uso civile e le rifilano a noi per fare ancora più soldi, quindi non oso immaginare dove andremo a finire tra 10 anni!!

    avete visto il film “il mondo dei replicanti “? io penso che nei film ci sia ormai gran parte di verità e poca fantascienza… forse lo si poteva credere negli anni 70…ma oggi no.
    poi vi consiglio un bel programma condotto dallo scienziato michio kaku in onda su discovery.
    questi programmi mi affascinano da morire!

  32. Lancelot D'Arcadia ha detto:

    Ciao Daniele,
    innanzitutto grazie della risposta via mail, che sinceramente non mi aspettavo.
    Guardando i vari filmati e leggendo i commenti di tutti, credo che in sostanza sia una domanda sola che dobbiamo porci: “fino a che punta dovrà essere quindi eticamente giusto che si spinga la cibernetica?”
    Certo, è giusto che una tecnologia simile sia utilizzata il più ampiamente possibile nel caso si rendesse necessario curare una grave malattia, o perché no, sostituire un arto o un organo umano danneggiato con uno artificiale e pienamente efficiente, ma è giusto riprodurre una mente umana in un “organismo robotico”?
    La questione, insomma, è tutta qui: col trasferimento della coscienza, si trasferirebbe anche “l’essenza umana”, cioè quella che definiamo “anima”?
    E un soggetto robotico concepito con questo sistema, sarebbe dunque vivo?
    Un grande pensatore disse: “Sono vivo poiché esisto”… quindi la stessa affermazione potrebbe farla anche un “computer senziente”!
    E si ritorna al discorso di prima: un organismo cibernetico che acquista consapevolezza di sé, e dunque “vivo”, avrà anche l’anima, o sarà solo un involucro privo di sentimenti?
    Trasferire il proprio codice genetico e i propri neuroni in un cyborg, significherà trasferire anche la “propria anima”, e quindi raggiungere una sorta di immortalità, oppure no?
    Io ribadisco la mia esortazione: credo che l’evoluzione umana vada ricercata all’interno di noi stessi e della nostra mente, perché siamo sicuramente molto di più di quello che crediamo di essere!
    Riflettete su questi motti presenti da millenni nelle società iniziatiche ed esoteriche, perché li ritengo, a tal proposito, molto illuminanti: “Come in alto così in basso, come in cielo così in terra, come dentro così è fuori, come nell’uomo è Dio così in Dio è l’uomo”.
    Basare la nostra futura evoluzione sui cyborg credo invece che possa portare a… beh, ricordate i “Borg” nei nuovi “Star Trek”?
    Ecco, potremmo diventare così… e la prospettiva non mi piace affatto!

    • Estella S ha detto:

      Le macchine possono avere un loro pensiero e la loro razionalità.. ma credo che l’anima sia una cosa unica che non potrà mai venire ricreata. Una macchina avrà le fattezze di un essere umano, ma non sarà mai tale. Ritengo che una macchina sarà davvero un involucro privo di sentimenti. Potrà essere programmata per essere gentile, ma non conoscerà mai la vera gentilezza. Non saprà che cos’è veramente. Un uomo potrà trasformare il proprio corpo in macchina, ma una macchina non potrà mai essere un uomo. La questione è tutta qui, a mio avviso.. 😀

  33. Federico ha detto:

    non so se ne sarei particolarmente felice di sapere che dopo la mia morte le persone a me care potranno ricordarmi come robot…mah…secondo me è un pochino azzardato come esperimento..

  34. sonia ha detto:

    Ho conosciuto x vie traverse Marino Fantuzzi. Il sensitivo noto a Mistero x il servizio sul castello di Azzurrina. Mi ha messo una mano sulla nuca e una sulla fronte e ha visto il gran casino che c’è dentro di me, mi ha persino detto che persona fossi in una mia recente vita passata. Quindi mi chiedo come possa una tecnologia avanzata ricrearci dal nostro dna e i nostri ricordi. Forse si creeranno solo bambole che scimmiottano noi, ma prive del nostro spirito, che chissà in quale altra vita sarà impegnato, o dove sarà finito !

  35. Giulietta ha detto:

    Mamma mia, ho la pelle d’oca!
    Questo è il nostro futuro, umanoidi con umani.. Prenderanno il nostro posto?
    Io alla sola idea, mi spavento!

  36. Estella S ha detto:

    O_O il robot è davvero parecchio inquietante, mi farebbe impressione averlo per casa.. mi prenderebbe un infarto! Forse potranno ricostruire un comportamento simile al nostro grazie ai software, ma questo non renderà un robot un essere umano nè tantomeno sarà identico a noi nella personalità o nel carattere.. e questo perchè si tratterà di semplici macchine. Noi esseri umani abbiamo il dono meraviglioso delle emozioni, e nessuna macchina potrà mai replicarlo. L’anima non si può replicare.. non è così facile tornare indietro. In realtà non saremmo nemmeno noi, ma una semplice copia mal riuscita. Sono a favore dei progressi della scienza, ma forse sarebbe meglio interessarsi alla cura di malattie che ancora uccidono noi umani invece di preoccuparsi di ricreare finti umani in un futuro ancora lontano. Se proprio voglio l’immortalità, allora mi accontento che un giorno qualcuno trovi il mio libro di poesie e se lo legga tra 1000 anni..! Questa è la mia idea di immortalità. Alessandro Magno, Cesare, Dante, Napoleone.. loro sono immortali per ciò che hanno lasciato ai posteri, senza dover sputare in una provetta..!

  37. Steefy Kage ha detto:

    mi spiace ma non condivido… non sarei io in primis perché ogni essere è unico e insostituibile, sarebbe solo un backup del mio genoma… un altra forma di vita “meccanica” con un anima diversa!

  38. Umberto Visani ha detto:

    Secondo me vi sono due aspetti differenti: il primo è trovare un modo per “uploadarsi” su un sistema informatico e vivere quindi noi stessi con le nostre emozioni in un ambiente virtuale riuscendo a bypassare le problematiche poste dal nostro corpo (alimentazione e invecchiamento cellulare), ma rimanendo tuttavia noi con la nostra mente all’interno di un ambiente che sarà sì virtuale ma verrà da noi percepito come reale; il secondo è creare una copia di se stessi in cui fare il download del proprio sé: a mio giudizio in questo secondo caso noi non riusciremmo a percepire alcunché, dal momento che si verrebbe a creare un secondo essere totalmente scisso da noi pur essendone in un certo senso una nostra diretta filiazione. Tuttavia, mentre nel primo caso vedo gli spazi per superare i limiti del nostro decadente involucro fisico, nel secondo caso invece ritengo sarebbe una sorta di mera illusione, al limite fruibile dai nostri cari una volta che noi stessi si fosse morti.

  39. Steefy Kage ha detto:

    Non si può uploadarsi su un di un sistema informatico sarebbe solo un backup della tua memoria e basta lo capisci?? le tue emozioni sono generate elettrochimicamente nel tuo corpo biologico, è come prendere una foglia vera e fargli una fotocopia nello scanner, non ha senso! la cosa più sensata sarebbe entrare virtualmente nella rete ma non uploadare la mente, ripeto sarebbe solo un backup della memoria non saresti tu ma un clone senza emozioni elettrochimiche, è lo stesso principio del teletrasporto ogni viaggio sarebbe una copia ma mai l’originale perché l’originale andrebbe dentro il data base come stampino per i prossimi giri, è questo il problema grosso!!!!!!

  40. Giuseppe Mascolo ha detto:

    Wow, voglio pure io la possibilità di “scaricarmi” da qualche parte e sopravvivere alle mie spoglie mortali. Voglio avere la possibilità di vedere il mondo del futuro, voglio avere la possibilità di resuscitare in qualche modo.

    • Estella S ha detto:

      Certo, sarebbe bello poter vedere un futuro molto lontano da noi.. ma credo che alla fine non saresti davvero tu. Saresti un programma con caratteristiche simili a quelli che avevi in vita, ma non saresti tu, il vero Giuseppe. Ognuno è unico e difficilmente replicabile.. poi se mi sbaglio e davvero ciò sarà possibile, allora ne riparleremo dopo che saremo stati “uploadati e resuscitati” 😉 mai dire mai comunque!

      • steefy kage ha detto:

        in realtà siamo già macchine super avanzate… biologiche… ora attendiamo questa fusione tra due tipologie di creazione, ma questo gioco di fare dio non so,
        mi lascia un pò perplesso….

  41. Dario De Cristofaro ha detto:

    Devo dire che l’articolo è scioccante, ma mi faccio la domanda: ne varrebbe la pena? Estella S in un certo senso ha ragione, il nostro robot post morte sarebbe un programma che ci emula, ma non saremmo sicuramente noi! E poi inoltre questo va a toccare un argomento molto delicato quanto può essere l’immortalità. Fin dall’antica Grecia l’uomo ha sognato di equipararsi agli dei, cercando di imitarli e di aspirare alla loro immortalità, ma in contemporanea molti miti ci ammoniscono riguardo a questo: tutti coloro che hanno cercato di varcare i limiti dell’uomo hanno tutti fatto una brutta fine, questo come monito contro l’ubris: la superbia, la tracotanza, un obiettivo troppo alto tanto da diventare eccessivo. Ma questo perché? Perché l’uomo è avido di suo e non si accontenta, vuole sempre di più e per questo ha bisogno di limiti a questa sua fame atabica.
    Quello che mi chiedo con più interesse è perché l’uomo voglia diventare immortale, la vita è bella solo se si pensa che esistono dei momenti che non si ripeteranno, quando si ha la voglia di fare qualcosa perché si sa che non ce ne sarà più un occasione. L’unica immortalità che ammetto è quella storica, ovvero quella dell’uomo di voler essere grande nel presente affinchè sia ricordato nel futuro dagli altri uomini, questa è la vera immoortalità a cui l’uomo deve aspirare.
    Saluti,
    Dario

  42. giorgio ha detto:

    interessante ma ,come detto da molti i “noi” cyborg saranno copie, non saro veramente io ma qualcuno che mi somiglia(come nel caso dei cloni)

  43. giorgio ha detto:

    interessante ma ,come detto da molti i “noi” cyborg saranno copie, non saro veramente io ma qualcuno che mi somiglia(come nel caso dei cloni)
    a presto

    • steefy kage ha detto:

      Grande bravo te hai capito. gli altri bo non so perché non se ne accorgono di questo piccolo dettaglio

  44. Donatella ha detto:

    Aiuto, dove mi sono ritrovata ..io, che a stento so usare il mouse !!
    Argomento interessantissimo ma che mi spaventa parecchio..
    Alter ego ..chissa’ cosa ne avrebbe pensato Freud.
    Ciao, Dani.

  45. Phebon ha detto:

    Mi ricorda vagamente un romanzo di Michel Houellebecq dove il protagonista viene clonato all’incirca una trentina di volte, mentre il mondo, come noi lo conosciamo, sparisce….ma i cloni, al di là dell’aspetto esteriore, non avevano nulla da condividere con “l’originale”, e secondo me è corretto, posso essere duplicato, ma non puoi duplicare le mie sensazioni, che sono strettamente intime e legate al mio sentire il mondo. Sennò saremmo già tutti dei cloni gli uni degli altri, con sembianze diverse ma uguali identici comportamenti!!!

  46. Gino ha detto:

    mai nella vita farei una cosa del genere

  47. Marco ha detto:

    Nonostante io abbia dei principi molto forti riguardo alla ”vita naturale” e io sia un idealista ed amante della libertà, penso che se realmente in futuro riusciranno a ricreare la mia coscienza in un’altro corpo significa che dal nulla ritornerei alla vita e sempre con la mia coscenza quindi sarei sempre io ma in un’altro corpo, sempre con i miei ideali e sempre con il mio modo di essere…. semplicemente io…..

    Mentre se riuscissero a ricreare solo i miei comportamenti e i miei dati fisici a me non cambierebbe nulla, rimarrei nel nulla comunque,inesistente e inconsapevole di ogni cosa e quindi non sarebbe nient’altro che una copia senza coscenza… un vero e proprio robot.
    Percui lasciare i propri dati biologici non costa niente, non ce nessun rischio, puoi anche non credere al funzionamento di questo esperimento ma farlo non ti costa nulla… al massimo se funziona può darti solamente beneficio quindi credo proprio che richiederò la provetta e fornirò i miei dati….. al massimo, avrò speso qualche minuto del mio tempo.

  48. Giuseppe Mascolo ha detto:

    Beh, io ho creato il mio avatar su Lifenaut ma quando mi risponde spara cose a casaccio pure se ha alcuni dati precisi come nome età ecc…
    Alla fine sembra niente di più che un videogioco mal riuscito, o sono io che ho sbagliato?

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