Ciao a tutti e benvenuti!
Se siete qui è perchè mi avete scritto dopo la puntata di Mistero andata in onda ieri sera.
Prima di tutto GRAZIE. Sono stato sommerso dalle email e ho ritenuto opportuno creare al volo un “cyberspazio” dove poter cominciare a discutere gli argomenti che avete visto. Penso che l’umanità stia per vivere un grande balzo evolutivo e credo sia importante soffermarsi un attimo per riflettere su quanto sta accadendo. Quello che avete visto, o vedrete, in questo blog ritrae la realtà ATTUALE, non è fantascienza. Nel corso degli ultimi mesi ho passato gran parte del mio tempo ad informarmi, leggendo e incontrando persone autorevoli, cercando di capire le implicazioni di questi enormi sviluppi tecnologici. Ma la mia è una ricerca indipendente. Pubblicare tutto il materiale raccolto richiede un grande impegno. Vi chiedo pazienza, visto che per il momento mi autogestisco! Proverò a postare in pochi giorni documenti interessanti.
Scusate se non riuscirò a rispondere a tutti personalmente. Farò il possibile.
Ora cominciamo.
Ecco il mio servizio su Kevin Warwick, l’ uomo cyborg. Vediamo cosa succede commentandolo insieme…
Mi ha colpito molto questo argomento trattato da Daniele,è sicuramente un evoluzione che sarebbe presto arrivata,peccato non poterne vedere tutto il decorso…che potrebbe fare nei secoli!
Siamo arrivati ad uno stadio evolutivo di conoscenze tecniche tali per cui la tecnologia può essere usata come strumento efficace ed’efficiente per gestire e distribuire le risorse di tutta l’umanità, tale processo migliorerebbe notevolmente la vita di ogni uomo sulla terra debellando fame, guerre e altri futili mali che affliggono la nostra società, l’unico problema è che la competitività e l’egoismo sono degli atteggiamenti socialmente accettati, imposti dalle lobby che portano avanti un sistema economico basato sulla creazione e sullo sfruttamento dei problemi per poi ricavarne profitto, finchè non ci distaccheremo da questo “cancro” non ci sarà nessun “vero” progresso tecnologico, se analizziamo la storia, tutte le grandi scoperte di scienziati come Nikola Tesla, Albert Einstein, Isaac Newton ecc. erano volte al miglioramento della società, mentre oggi tutti i progressi tecnologici mirano al profitto commerciale, e i beni che da essi si creano hanno tutti in comune una caratteristica, l’obsolescenza pianificata, che rende un qualsiasi bene tecnologico inutilizzabile per garantire la ciclicità del nostro sistema economico.
Se vogliamo sviluppare tecnologie come queste, se vogliamo che la tecnologia progredisca fino a livelli inimmaginabili, dobbiamo prima cambiare le nostre coscienze, e il motore ormai fallimentare che fa’ girare il mondo.
Francesco Poggi.
francesco scusa ma non sono pienamente d’accordo. Penso che come era in passato per le scoperte dei grandi scienziati ai quali si guardava con paura e timore, è ora. Solo ora possiamo dire che le scoperte del passato sono state a nostro vantaggio. ma a quei tempi veniva visto tutto con timore come ora facciamo noi con le scoperte del nostro tempo. il problema è un’altro. è capire se l’impiego di queste teconologie disumanizzi o meno l’uomo.
Puoi aver ragione, ci sono troppe variabili da tenere in considerazione.
Per farti un esempio la tecnologia del motore a scoppio è stata portata quasi al limite in un centinaio di anni, eliminando la concorrenza dei motori elettrici che esistevano prima dei motori a combustione interna ed’erano già più efficienti silenziosi ed’ecologici, ma siccome qualcuno capì che vincolare l’umanità ad’una dipendenza dai combustibili fossili sarebbe stato assolutamente remunerativo, ecco il classico esempio di sviluppo tecnologico ai fini del profitto.
Tornando al topic di questo blog il discorso è che finchè la tecnologia sarà usata come strumento nelle mani dell’uomo al fine di semplificare la nostra vita (come un po’ accade adesso con gli odierni calcolatori) non esisteranno problemi, perchè la disumanizzazione in questione è più una brutalizzazione dell’essere umano, in quanto tale non ha bisogno di essere potenziato direttamente, ma può usufruire della tecnologia in modo esterno e non interno diventando una specie di “cyborg” (riferendomi al lavoro del Professor Kevin Warwick), l’uomo può emanciparsi dal lavoro tramite l’applicazione della tecnologia moderna, senza modificarsi in alcun modo.
Non vedo l’utilità di implementare la tecnologia (perlomeno in maniera spudorata) nel nostro organismo, non ne vedo il bisogno, secondo voi ne esiste qualcuno?
Una precisazione. I motori elettrici del Ford Model T erano tutt’altro che silenziosi. Viaggiavano a velocità medie di 40 km h e comunque l’energia veniva prodotta dal petrolio. Le lobby ci sono ma non è solo questo.
Si per qualcuno che ha perso gli arti. Ma è l’unico utilizzo sano. Non facciamola diventare una moda. Hai perfettamente ragione se ne può usufruire in modo esterno ma le pubblicità ci convinceranno che “dentro è meglio!”
Be come video e molto interessante ^^ Però la testa assomiglia molto a quella di terminator.
Però grazie a questi chip si potrebbero fare anche delle protesi per chi ha perso degli arti giusto ? Dato che sono collegati al sistema nervoso
enrico si certo
io penso che una volta fatto il salto in avanti tecnologico si finisca in realtà più vulnerabili e più controllabili da chi ha più mezzi. integrarci parzialmente o totalmente a delle macchine, che ipoteticamente si potranno collegare in rete vorrà dire essere più rintracciabili, saremmo ancor più sotto controllo. finchè ci saranno persone che hanno molte e troppe risorse a loro disposizione a discapito di altre non verrà permesso mai nulla che potrà compromettere la loro posizione di assoluta superiorità in termini economici e di controllo di mezzi.
Lagarde Giorgio
Ciao a tutti. Ciao Daniele.
La puntata di ieri di — Mistero — circa il mondo cyborg è stata davvero interessante e, a quanto pare, per qualcuno addirittura inquietante. L’uomo, da diversi decenni punta alla creazione di un cyborg… o meglio… IL cyborg per eccellenza, ovvero un robot di aspetto, movimento e pensiero identico all’essere umano e, l’immagine di quel “teschio” mi ha semplicemente rabbrividito, sia per la qualità che per la tecnologia.
Sarebbe bello se, avendo visto l’estremo interesse del nostro presentatore, si desse vita ad un programma televisivo dedicato al mondo cyborg… Primo perchè la tv è un mezzo di comunicazione.. E poi, tanto per rendere l’idea, fino a che punto si è arrivati con la conoscenza e cosa si è in grado di fare ora, nonchè la robotica applicata.
L’umanità un giorno si sveglierà nell’era futuristica. Dobbiamo seriamente prendere in considerazione che tutto quello che finora pensiamo accadrà lentamente ci invaderà e ci cambierà in maniera totale. Apriamo la mente e gli occhi.
Inanzitutto un Saluto a te Daniele, Ti ringrazio per aver affrontato l’argomento Cyborg…Una parola che fino a qualche tempo fa faceva parte solo della Cinematografia anni 80/90 Basti Citare film come Blade Runner, ma che sempre di più entra ed entrerà nelle nostre vite, il futuro che diventa presente, è un argomento che mi affascina sempre di piu’, Ormai la tecnologia avanza in maniera velocissima, Nuovi sistemi Operativi si sorpassano in pochi mesi, Quando una volta passavano decenni. L’Argomento Cyborg pone domande etiche…ovvero fino a che punto è lecito spingersi….se apparecchiature elettroniche innesti cibernetici potranno portare benefici….magari ridare la vista ai non vedenti tramite un chip fare correre persone con disabilità motorie tramite cambe “Cybernetiche” Allora la tecnologia Cyborg avrà veramente un aiuto leale e concreto all’uomo.
Si. Ma immagina per un attimo che la sostituzione della cornea con dei chip ben piu potenti diventi realtà. Un’abitudine. Chi ci assicura che non ci utilizzino come telecamere umane? Magari anche alla luce del giorno.. Con la scusa di controllare il corretto funzionamento dell’apparecchiatura.
Ho rivisto per la seconda volta il video… WOW. Sta arrivando il futuro! Complimenti per le notizie e tienici sempre aggiornati!
PS favolosa (e perfetta per l’argomento) la colonna sonora di TRON: LEGACY!
In bocca al lupo x la tua ricerca Daniele! 😉 e complimenti x il servizio interessante!
Questo servizio mi ha sconvolto in tutti i sensi! Non sono un malato tecnologico e devo dire che mi fa paura un futuro in cui le macchine comandano sugli uomini ! in più aver visto colui che è il primo uomo cyborg al mondo mi ha fatto una certa impressione! L’unica cosa veramente positiva x me riguarda l’utilizzo x curare le malattie degenerative!
Ciao e buona serata
Roberto
Ciao Daniele,
Vedendo il sito e leggendo il post,mi sono reso conto che sei molto “preso” da questo argomento.
Verso la fine del servizio domandi se l’uomo non diventerà “schiavo” del Cyborg,o robot che sia,ma forse non lo siamo già,visto tutta la tecnologia che ci circonda?
Oppure,non si và in contrapposizione delle tre leggi della robotica, Un robot non può recar danno a un essere umano,Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani,Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.
E’ vero che sono state scritte da Asimov,grande scrittore di fantascienza,ma qui oramai ce ne proprio poco!!!!!!!! Non credi!?!
Grazie ancora e complimenti,mi piace come conduci i servizi
Marcello
Condivido in pieno siamo già schiavi della tecnologia!
le 3 leggi funzionano con robot dotati di intelligenza purtroppo oggi di intelligenza nei nostri aggeggi elettronici ce n’è poca… e ce n’è poca pure negli esseri umani….
Ti dirò, già Siri, l’assistente vocale di Apple su iPhone, le deride.
è davvero allucinante…qua si va decisamente troppo oltre…
Molto interessante,il cyborg potrebbe essere utile all’uomo ma l’uomo resta sempre superiore
Chi lo sa se sarà sempre come dici tu
io credo si perchè nel creare un cyborg l’uomo può impiantare nel cyborg un microchip che può spegnerlo o resettarlo….
Potrebbe diventare molto difficile o addirittura impossibile.
Soprattutto su entità che se si ribellassero avrebbero capacità di calcolo.. Gps.. Sensi superiori e forze di gran lunga superiori.
Per me il cyborg sarà l’innovazione che distruggerà l’uomo
marcuz ogni ipotesi può essere giustà come può essere sbagliata ma solo il tempo ce lo può dire
Con queste prospettive direi che il film Matrix non è più così tanto fantasioso.
In ogni caso, in un mondo utopico dove l’interesse generale sarebbe il bene dell’umanità e queste nuove tecnologie sarebbero usate unicamente per facilitare e migliorare le attività umane, sarebbe veramente stupendo. Dal momento che invece il mondo reale è decisamente diverso, dove ai potenti non basta solo essere potenti, ma vogliono essere ”DIO” ( inteso come concetto poichè non sono credente ) non è altro che l’ennesima arma, l’ennesima prigione per la libertà come lo sono le religioni. Sono veramente preoccupato per la sorte dell’umanità, non tanto per il totale menefreghismo dei potenti nei confronti del popolo ma per l’indifferenza del popolo stesso nei confronti della loro libertà, mentale e fisica. Comunque mi complimento per il Blog e per la tua professionalità e interesse in queste tematiche che dovrebbero interessare tutti dal momento che si parla del futuro dell’umanità.
Ciao!
Daniele prima di tutto ti ringrazio per avermi risposto. Come ho detto avrei tante argomentazioni sull’argomento…Premetto che sono un appassionato di viaggi extracorporei, le famose obe o oobe che dir si voglia, avendole sperimentate sulla mia pelle. Le obe sono un trasferimento di coscienza attiva sul corpo astrale che se ne va ogni notte vagando nel suo piano dimensionale mentre noi dormiamo tranquillamente, quindi per ircordare e controllare questi viaggi basterebbe semplicemente imparare a tenere attiva la coscienza mentre dormiamo….Arrivo al punto…Perchè tutto questo esempio sulle Obe? Perchè la nostra anima subisce un processo evolutivo fin dagli arbori, è antica quanto e forse più del mondo, e pensare di “creare” una coscienza equivale a dire creare un'”anima”! Esattamente….Sarebbe come dire “ok, ora basta, l’uomo deve avere le ali così può volare”….insomma…sono un fan del “nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma” ma qui parliamo di creare letteralmente qualcosa dal nulla…! Scientificamente parlando è qualcosa che probabilmente potrebbe aiutare milioni di persone, non lo metto in dubbio, ma dove ci porterà? Se le macchine prendono coscienza, come mi hai scritto tu Daniele, noi verremmo letteralmente schiacciati! Come noi ci sarebbero i buoni e i cattivi….E poi mi chiedo visto che avranno una coscienza, spegnerle sarebbe considerato omicidio? Rompere una macchina mi farebbe andare in galera? Una macchina potrebbe innamorarsi di un uomo? Insomma argomentazioni ce ne sono a milioni da fare…comunque spero che non arriveremo a tanto!
Domanda: e se fosse stato il chip a guidare il cervello del dottor Warwick e non viceversa?
Questo commento mi ha fatto pensare a Spider-man 2, quando il dr. Octopus viene controllato dalle braccia meccaniche che ha costruito, ma non basiamoci troppo sui film.
Il chip non poteva controllare Warwick per mancanza di programmazione, i dati provengono dal nostro cervello, e non viceversa. Il chip è programmato per ricevere dati e muovere la cyber-mano, il chip non può inviare dati al cervello per mancanza di essi.
http://www.amrita.edu/research/cybersecurity.html
Penso la tecnologia Cyborg è il futuro
http://biotech.amrita.edu/index.php/research
Ecco gli studi avanzati nanotecnologia biotecnologia
http://biotech.amrita.edu/index.php/research/69
Ciao Daniele, tutto molto itntetessante e allo stesso tempo spaventosamente reale e sotto gli occhi di tutti !!!! Ma sarà giusta la direzione di dove stiamo andando ??? E dove sono e quali saranno i giusti compromessi ???? E queste invenzioni , verranno giustificate come sempre dicendo che è tutto per la nostra futura sicurezza ??? Siamo noi la scusa di tutto questo ….la nostra fragile umanità ??? … Troppe domande mi spaventano…. Poche risposte mi tranquillizzano !!! Ciao Leone !!!! p.s. Grazie per avermi risposta a l’email . Jonny81viola
ci stiamo sempre piu avvicinando ad un grande bivio… e come ho gia scritto a daniele per email… alla fine quei film che tanto ci piacciono non sembrano piu così lontani 🙂
Ciao!!! Ciao Daniele grazie per la risposta.
L’evoluzione dei cyborg…… Sará la strada per portare l’uomo All orlo del precipizio!?? Oppure sará l’innovazione futuristica per migliorare la qualità di tutto ció che ci circonda!
Cari ragazzi,
il punto di vista va evoluto e da un punto di vista di menti individuali dobbiamo evolverci ad un punto di vista di menti universali, e osservare da questo punto di vista quali saranno le nostre possibilità di evoluzione future di questo passo, facendo uso della matematica e della fisica quantistica è li da vedere,
se guardiamo la velocità di come ci siamo evoluti tecnologicamente dal secolo scorso ad oggi, è ovvio che ora più proseguiremo e l’ordine di grandezza del prossimo secolo sarà decuplicato come velocità di evoluzione con questo tipo di tecnologia odierna alla nostra portata. Diciamoci la verità, ci sono molte nuove scoperte avamzate già pronte, ma dato che le multinazionali ci perderebbero e l’economia crollerebbe ci stanno preparando con il giusto gradiente, e tra una generazione o due quando avremo un punto di vista globale e universale, e il nuovo farà posto al vecchio, diciamo in un paio di generazioni, faremo un salto incredibile e arriverà il nuovo Illuminismo storico di tipo tecnologico che cambierà la nostra vita quotidiana e tutte le Scienze. Il mondo non si ferma per dei corpi di carne, che verranno considerati arcaici e preistorici tra qualche generazione.
Ciao,
Premetto che sono un sostenitore della scienza e della tecnologia…ma dopo aver visto il tuo servizio, x cui tra l’altro ti faccio i miei complimenti, sinceramente molti dubbi si fanno strada tra i miei pensieri.
Non credo di essere una persona di vedute ristrette, sostengo la clonazione (non umana) ai fini della ricerca e per creare “pezzi di ricambio”, sono aperto agli OGM anche se per ora nutro tanti e seri dubbi, ma la cosa importante è che tutto questo ha lo scopo di aiutare l’uomo, migliorarne la qualità della vita o risolvere problematiche importanti (tralascio volontariamente la questione economica legata alle lobby).
Dal tuo servizio ho capito che dietro alla ricerca in ambito “cyborg”, ci sono molti aspetti importanti ed effetti positivi. Immagino cosa può voler dire curare patologie tipo il Parkinson o cosa potrebbe portare riuscire a controllare tutto con il pensiero, ma lo scenario che hai mostrato verso la fine del servizio è assurdo, direi apocalittico. Come si fa con tanta tranquillità a dire che i robot domineranno gli umani? Come si fa a pensare di mettere neuroni umani dentro un robot… E poi qual’è il cervello idoneo? Chi può decidere quale cervello sia giusto e sicuro per gestire eventualmente la potenza di un robot? E come reagirà? Che i computer siano nettamente in vantaggio per molti aspetti sulla maggior parte dell’umanità…è cosa certa ormai. L’esempio di un kasparov o chi altro…non può essere citato, non parliamo mica dell’uomo medio.
Immagina tutta la conoscenza umana in un unico essere, se veramente sarà in grado di ragionare non ci metterà molto ad evolvere ulteriormente da tutti i punti di vista, anche “fisici”. In un mondo in cui un semplice hacker può creare danni incalcolabili, pensa al potere che potrebbe avere. Non ci vorrebbe poi molto a mettere in ginocchio tutto il mondo che oggi conosciamo. E dopo? Sconfitta o ritorno forzato al Medioevo?
Credo che sia assurdo anche solo arrivare a pensarle certe cose e non capisco come non si possa intervenire con una regolamentazione preventiva.
Anche se al momento faccio un’altro lavoro x una multinazionale, io sono un chimico e per un periodo ho fatto il ricercatore e posso capire la curiosità che muove tutto, ma quando si arriva ad immaginare certi scenari penso che sia doveroso autoregolamentarsi da parte di uno scienziato…e qualora non lo facesse il controllo dovrebbe venire dall’esterno. È giusto mettere dei paletti, magari lontani, che probabilmente non verranno raggiunti prima della maturità dei nostri figli; non è accettabile sentire qualcuno, che potrebbe davvero rendere il tutto possibile, dire che è normale pensare che gli uomini diventeranno gli “animali da compagnia” dei cyborg.
Ci sono cose che non sapremo mai, mi vengono in mente le storie su alcuni virus creati dall’uomo e poi sfuggiti al controllo…non so quanto ci sia di vero, ma chi sa dovrebbe evitare che gli errori si ripetano.
DNA79, ho capito che tu sei preoccupato che i robot prendano il nostro posto, questo ci accomuna un po tutti. Le macchine non hanno potenzialità infinite come siamo abituati a pensare, anzi, hanno molte vulnerabilità, pensiamo solo a un impulso elettromagnetico… una bomba-E ed è fatta, il pericolo della sottomissione è svanito.
Essere controllati a distanza dai governi mondiali mette paura. Di solito quello che manca ai potenti è il buon senso.
Ciao a tutti, il mondo appassionante della cyber genetica potrà portarci in un futuno non molto lontano dove l’uomo con la tecnologia curera diverse malattie, apporterà migliorie fisiche peró bisognera guardare anche i lati negativi della questione, se questi sistemi venissero attaccati da un hacker o da un virus si rischierebbero seri danni al cervello, inoltre potremmo essere controllati a distanza e segretamente da persone senza scrupoli che ci potrebbero indure a fare cose che non faremmo mai. Quindi prima di far avanzare questa tecnologia sull’uomo secondo me bisognerà sviluppare un sistema di difesa impenetrabile in modo da garantire la sicurezza dell’individuo e i suoi diritti
Questo è un argomento che nel contempo mi affascina e mi spaventa…
Affascina perché di questo passo prima o poi riusciremo a sostituire gli arti persi durante le guerre e durante malattie particolari… La cosa che peró mi lascia perplesso (e mi spaventa) è che non sai chi c’è dietro il cervellone centrale (da dove si hanno tutti i dati e tutti i comandi).
Prima che queste cose diventano realtà quotidiana dovrebbero fare una legge dove si VIETA il controllo dei chip da altri al di fuori del soggetto.
Il “cervellone centrale” come lo chiami tu, non è altro che il nostro cervello.
per “cervellone centrale” mi immaginavo un computerone dove arrivano tutti i dati… tutta la tecnologia d’oggi ha è connessa via internet; quindi, se ha internet, molto probabilmente i tuoi dati possono essere letti da altri (per dati intendo la posizione, cosa uno fa, cosa uno ha mangiato, ecc…)
Fateci caso: nel filmato di Warwick si vede benissimo, a 6 minuti e 5 secondi dall’inizio, che la mano elettronica si muove PRIMA della mano di Warwick. Ora qui le cose sono 2: o la mano si è mossa da sola (per un qualche motivo) e Warwick ha cercato di “starle dietro”, oppure questo significa che gli impulsi inviati dal cervello provocano una reazione, nel nostro corpo, che NON E’ istantanea… l’altra ipotesi è infatti quella in cui il chip abbia trasmesso il segnale PRIMA ANCORA dei nervi umani. Tuttavia questo sembra essere in contrasto con quello che abbiamo visto in altri momenti del video in cui la luce, per esempio, si accendeva ben dopo il movimento della mano…
Voi che spiegazione date?
Ti sbagli, in quel momento la mano elettronica si muove perché la muove Warwick con le sue stesse mani, non la controlla, anche perché il bracciale col quale controllava la mano non era collegato col suo chip.
Ciao Daniele,
Riporto una parte dell’e mail che ti ho scritto per dare uno spunto a tutti……
La cosa e’ molto interessante pero’ il pensare che tutti potremmo essere in rete direttamente con la nostra mente mi inquieta un po’….e se ci sia dietro un potere oscuro col fine di renderci tutti schiavi di un sistema informatico centrale?
Di seguito ti riporto un testo “….E FACEVA SI CHE TUTTI, PICCOLI E GRANDI, RICCHI E POVERI , LIBERI E SCHIAVI RICEVESSERO UN MARCHIO SULLA MANO DESTRA E SULLA FRONTE , E CHE NESSUNO POTEVA COMPRARE O VENDERE SENZA AVERE TALE MARCHIO CIOE’ IL NOME DELLA BESTIA O IL NUMERO DEL SUO NOME .QUI STA LA SAPIENZA.CHI HA INTELLIGENZA CALCOLI IL NUMERO DELLA BESTIA ;ESSA RAPPRESENTA UN NOME D’UOMO .E TAL CIFRA E’666……
Apocalisse di giovanni
a Voi una riflessione…..ciao e a presto
Luca
Busnago
Alex, grazie della precisazione, mi era sfuggito quel dettaglio
Ragazzi vi ho letti un pò in maniera sparpagliata ma state tranquilli l’uomo non sarà mai “binario” ma sempre terziario.
Secondo il mondo orientale noi siamo corpo-mente + anima
Possiamo dare un corpo, il robot, possiamo dare anche un cervello umano e collegarlo ad un robot.
Ma vita e anima sono due concetti che un cyborg non potrà mai contenere – è un fiore che sboccia, un gatto che miagola la vita e la morte – la reinterpretazione e non la ripetizione.
Il terziario e non il binario.
Be quiet!
Wikingo
ciao Wikingo,
il mio timore non è quello che hai scritto te, ma che se ci saranno delle implicazioni mediche (come ricostruire arti, pezzi di “ricambio” per gli organi, ecc…) a parte essere una cosa meravigliosa c’è il rischio che se questi “pezzi” sono connessi via web ad un cervellone centrale non si ha la totale sicurezza che i nostri dati vengano protetti come si deve.
Michele
Non andrei così facilmente a dire che vita ed anima non possono essere contenuti in un cyborg.
Attenzione alle parole forse.
Per chi ama la FS come me, il cyborg è chiaramente “l’uomo da sei milioni di dollari”, ti puoi spingere molto avanti arrivando a “robocop” o al limite massimo del “robot ratto” visto l’altra sera su misteri.
Il problema è definire COSA è vivo.
Se io metto una grande macchina attorno ad un cervello, siamo certi che non è vita?
Il ROBOT è un’altra cosa. Il Robot è TOTALMENTE meccanico, anche il cervello… lì subentra un altro genere di ragionamenti (pensate al Data di Star Trek per intendersi).
Qui stiamo su due livelli completamente diversi.
Chiarito questo, dove è il livello di vita/non vita in un cborg?
Quanto deve essere “umano” per essere considerato vivo?
ciao a tutti, e ciao Daniele. Grazie davvero per tutto quello che hai fatto e stai facendo per mettere in risalto questa realtà ancor oggi poco conosciuta (se non per nulla…)
Mi son sempre appassionato a tutti gli argomenti di biomeccanica, la possibilità di poter far fronte a patologie diverse con l’aiuto di tecnologie , potendone neutralizzare gli effetti devastanti (si pensi solo ad amputazioni di braccia o di gambe, o paresi degli arti ecc..)
A me ha inquietato. Sì. vuoi perchè mi sembra inimmaginabile il poter collegare un cervello ad un altro cervello con una macchina di mezzo, vuoi perchè so che l’uomo (come è stato già storicamente accennato sopra) non utilizza la tecnologia per vero progresso se non fino a solo un certo punto. Mi spaventa il fatto che possa diventare motivo di interesse da parte di potenze mondiali al solo scopo di potersi arricchire più o meno facilmente, o impiegare questa grande e pericolosa tecnologia a scopo distruttivo.
Non oso pensarci e spero rimanga esperimento latente per molto ancora.
Bisogna stare attenti….
Detto questo, è davvero pazzesco cosa è riuscito a fare il dottor Warwick, ed ancora più sorprendente è vedere quanto il progetto si è riuscito a sviluppare in pochissimo tempo…
Tra citazioni di film permettetemi allora di dire che il futuro immaginato da james cameron nella serie TERMINATOR non mi sembra poi così improbabile. Più che la costruzione di robot (è poetica la guerra contro le macchine robot ma non penso che un supercervello skynet perda tempo costruendo robot) mi spaventa l’autocoscienza dei computer . A quel punto un attacco nucleare come citato nel film potrebbe non essere così fantascientifico . Concludo dicendo che la minaccia maggiore per l’uomo è l’uomo .
Ciao a tutti e come tutti voi ho risposto all’appello di Daniele.
ho letto i vostri commenti e vorrei esprimere il mio parere sull’argomento.
Penso che se un giorno i robot possano camminare al fianco dell’uomo come in I-robot penso che ci sarà sicuramente un sistema per tutelare la mania di grandezza e la superiorità dell’uomo sulla macchina… Asimov ha inventato le 3 leggi della robotica e sembrano funzionare almeno nei suoi racconti 🙂
Ma pensate se esistesse una macchina in grado di fare il back up di tutta la vostra vita ricordi emozioni profumi in modo che il giorno che non ci sarete più i vostri cari possano collegarsi alla macchina e rivivere quei momenti come in una realtà virtuale un po’ come in strange days…. penso che tutti cercherebbero di lasciare ai posteri la propria storia anche se salvata su un hard disk…
Penso anche però che se qualcuno volesse controllarci, con un chip nella testa sarebbe più facile, ma penso che siamo già controllati quindi sta a noi trovare il modo perchè non succeda, magari non mettendo il chip 🙂
Per Michele Anello visto che parli di tecnologia per sostituire arti danneggiati volevo farti vedere un’illustrazione sul tema 🙂
http://d4n13l3.deviantart.com/gallery/#/d2rb18o
Buongiorno a tutti,
penso che il punto di vista che sta emergendo è espresso con una visione duale o individuale, per cui
una visione che ricade nella Filosofia Aristoteliana o di Platone.
La fisica quantistica molto all’avanguardia oramai ha punti di vista a gradazione e prende in considerazione
tutta l’armonia della fasce e onde fino alla sublimazione, di fatto non per niente stanno cercando di ricreare
la particella di Dio ( vedi progetto a Ginevra dell’antimateria ).
La vita e la Scienza si stanno unendo, quindi non ci saranno i nostri e i loro, non è una questione di corpi di carne
e robot, l’ottica da prendere è un’altra, più evoluta.
Sarà un discorso che l’essere umano attuale civilizzato, ma ancora sotto meccanismi di impulsi di istinti primordiali,
( vedasi la cronaca nera ) evolverà la sua mente e quindi non vivrà più uno spazio ristretto del 10 per cento
del suo potenziale e il resto del 90 per cento è sotto i meccanismi di istinti primordiali quindi caos sul pianeta.
Finalmente si evolverà: come? Con l’aiuto della tecnologia avanzata e tecnologia Cyborg, come?
Per prima cosa potrà usufruire nel tempo con ricerche avanzate non più del 10 per cento del potenziale della
sua mente, ma molto di più ed in questo modo comincerà a mettere ordine il Caos che gli esseri umani
attuali hanno creato usando soltanto il 10 per cento del loro potenziale.
Considerando questo, appunto il vecchio farà posto al nuovo, con il ricambio di generazione, le menti
dei nostri pronipoti saranno più evolute e con le tecnologie avanzate, metteranno sotto controllo la mente
primordiale che ha causato questo caos attuale con i suoi istinti e valori non etici e metteranno ordine
ai danni causati dagli esseri umani ( vedi inquinamenti etc…) dicevo danni causati dagli esseri umani
che ragionano attualmente soltanto con il 10 per cento disponibile del cervello. E metteranno sotto
controllo insieme alla mente primordiale quindi le malattie, disfunzioni, etc…, diventeremo la loro
parte di studio praticamente, per poter loro un domani non ripetere i soliti errori e funzionare meglio
mettendo insieme appunto Vita e Scienza. Se pensate che si evolve
solo la tecnologia e non le menti e che tra qualche generazione le nostre menti lavorino ancora solo per
il 10 per cento e il resto del 90% rimane istinto primordiale purtroppo sono pregiudizi e non realtà,
tutto si trasforma e evolve quindi tecnologia mente etc…. tutto nel suo equilibrio.
Ovviamente evolvendosi fisica matematica tecnologia e vita, si evolverà l’anima e pensiero, per cui
Quando arriveremo a questi livelli i valori etici saranno alti, i segmenti di lunghezza della vita, lunghissimi
e sarà possibile espandersi nel rispetto della vita e della scienza nel creare vita e sistemi .
Purtroppo la nostra mente attuale usando solo il 10 per cento e avendo istinti primordiali reattivi per ora,
non può minimamente immaginare quanto benessere ci potrà essere nel futuro e il tipo di vita.
Con questo non si può pensare che il male e il bene cambino o non esistano facendo parte della vita,
ma cambierà l’uso di esso. Dominazione e sopravvivenza fanno parte dell’evoluzione, estinzione
di una specie e evoluzione o nascita di una nuova specie, è naturale, la natura farà il suo corso.
Cambierà L’intenzionale, l’istinto primordiale intenzionale di dominare e sopravvivere a qualsiasi costo
atavico preistorico svanirà e avendo a disposizione non solo il 10 per cento, ma tutto il potenziale della
nostra mente e con l’uso della Ingegneria Robotica e Cyborg, ci occuperemo di mettere a posto questo
pianeta e ridargli la sopravvivenza naturale che merita sia a lui che agli esseri umani che vi vivono e tutte
le speci. Diciamo che da averlo sfruttato fino ad oggi e chissà fino a quando ancora, il resto delle nostre
generazioni evolute passeranno un lungo tempo a fare ammenda dei nostri errori e risanarlo.
Come dici tu, l’uomo fin’ora ha operato col solo 10% del suo potenziale, ma guardati attorno, vedi il caos? in tal caso non tutti abbiamo lo stesso concetto di caos.
Quello che stai guardando tu ora è stato creato dall’uomo, i mezzi che usi per spostarti, eccetto le gambe, sono stati creati dall’uomo. Io vedo progresso non caos.
C’è indubbiamente da dire che l’uomo è costruttivo tanto quanto autodistruttivo, questo per molte mentalità egoistiche.
Comunque tu dici che se l’essere umano riuscirà mai a usufruire del 100% della sua potenza celebrale non ci sarebbe più caos? ti sbagli di grosso!
L’uomo è caotico a causa delle emozioni, l’evoluzione non potrà mai placare le emozioni umane. Sono proprio le emozioni, l’istinto primordiale che dici tu, poi per quanto può essere intelligente l’uomo, c’è sempre qualche “spostato” a rovinare l’equilibrio.
Poi sicuramente quando si arriverà al punto di poter usare il 100% del nostro potenziale, se mai ci arriveremo, di sicuro non ci serviranno le macchine per svolgere compiti. I robot, cyborg e androidi, non sono altro che una fase di transizione nella nostra evoluzione, come l’età della pietra, del bronzo e via dicendo.
…in parte ai ragione. Secondo me si parla comunque troppo di cervello e poco di cuore. E visti i nostri limiti, non essendo in grado di utilizzarlo a pieno regime, dovremmo piu’ sintonizzarci a questo livello vibrazionale!
Ciao a tutti, ciao Daniele. Per iniziare riporto la mia mail: Ad interessarmi più da vicino è l’imponente riflessione che nasce spontanea di fronte a tanto genio. Per prima cosa ho cominciato ad accorgermi VERAMENTE di quanto le macchine siano essenziali per ogni attività, fin dalla più banale. Cioè, come specie abbiamo cominciato ad utilizzare strumenti semplici per aiutarci nelle faccende più essenziali (caccia,raccolta), e questo ci ha dato modo di reggere il confronto con gli altri animali nella lotta per la sopravvivenza; ovvero ci siamo creati ciò che la natura non ci ha donato. Con l’avanzare dei tempi e delle tecniche ci siamo resi la vita sempre più semplice e comoda, fino ad arrivare ad oggi. Oggi, come dicevo, siamo circondati di ogni tipo di strumento e macchina, e formiamo con essi un tutt’uno. Ormai è impensabile far qualunque cosa senza l’utilizzo di un macchinario, e ci si rende conto di questo, per esempio, durante un black out. Così tutto è cambiato, siamo perennemente reperibili, perennemente a contatto con il mondo intero ed ogni tipo di conoscenza tramite il wi-fi, siamo assistiti in tutto da accomodanti macchine che, in cambio di un pò di energia, ci assistono fedelmente e silenziosamente in ogni nostro bisogno o capriccio. A che prezzo?
Beh, a parte gli evidentissimi problemi ambiental/energetici di cui conosciamo l’esistenza, io ho come l’impressione che tutto ciò noi lo paghiamo anche in un altro modo: ciò che abbiamo inizialmente costruito per aiutarci, non ci rende forse mediamente sempre più deboli?
In più lo scenario che si prospettava alla fine del servizio era di umani fusi con le macchine, ed è stato definito inquietante. Ma non è , forse, già così? Non siamo già fusi con loro? Non siamo già completamente sottomessi all’utilizzo di macchine?
Insomma, anche senza che esse prendano coscienza come nel miglior film di fantascienza, non potrebbero avere già il controllo?
Per rispondermi mi sono chiesto: cosa succederebbe se tutte quante smettessero di funzionare di colpo? Io mi attenderei una catastrofe planetaria, l’anarchia.
Comunque sia probabilmente non vivremo abbastanza per assolvere tutti questi dubbi, anche se esperimenti come quelli narrati dal signore-robot sono di certo entusiasmanti e disarmanti allo stesso modo nel loro avvicinarci a delle probabili risposte.
ciao… sono rimasto colpito dall’esistenza dei cyborg quest’ argomento mi ha particolarmente affascinato
Incredibilmente seducente la teoria di quest’uomo, che con tanta naturalezza sembra glissare gli argomenti prettamente teologici: l’anima non lo preoccupa, ma non perchè non ci creda. Ciò che ho colto nel suo sguardo era l’ovvietà derivante dalla conoscenza di madre Natura: l’anima non si crea nè con la tecnologia, nè la si crea con una atto di unione di due corpi: l’anima è. C’è. E’ di ogni essere. Punto.
Grandioso. Geniale e screanzato, ma non uno scemo di ribelle senza arte nè parte.
Illuminato ma non alienato, rispettoso e sperimentale al contempo.
Credo sia negli uomini come lui che risieda la chiave del successo di queste sperimentazioni.
Ciao Daniele
l’uomo Cyborg è davvero qualcosa di affascinante, come tutti il resto, ma una cosa ancora più affascinante, nonché utile, sarebbe l’innesto di arti meccanici, a chi sfortunatamente per una malattia o incidente, li ha persi…
sarebbe bellissimo restituire braccia e gambe a chi non è ha.
Non ho mai sentito nulla di simile, ho sempre pensato a questa ipotesi come lontana! Non avrei mai pensato che invece la ricerca in materia avesse fatto così grandi passi avanti. Hai detto che in un “futuro imminente” si potrebbe arrivare ad “essere” il proprio PC, e questo è sicuramente una evoluzione tecnologica incredibile, ma a mio modo di vedere molto problematica. Pensa alla conoscenza che “istantaneamente” avremo a disposizione, sarebbe come al giorno d’oggi disporre di google o di un’enciclopedia durante un esame per esempio. Si avrebbe la possibilità di rispondere in tempo reale a qualunque problema o questione. Ci sarebbe una connessione globale e TOTALE del mondo, mi viene da dire che gli odierni Social Network sembrerebbero delle semplici agendine!
Il rischio è di incappare in un esercito di persone ultra-tecnologiche e dotate di una conoscenza infinita, che però non sa come sfruttarla.
Alcuni uomini potrebbero utilizzare questa tecnologia in modo sbagliato, e le conseguenze sarebbero gravissime, e te le lascio immaginare.
Non penso a robot completamente artificiali, ma ad esseri umani dotati di tale potere, la cui coscienza e conoscenza sarebbe modificabile ed annullabile da chiunque.
Queste però sono solo visioni negative, è ovvio che quelle positive siano innegabili e facilmente immaginabili!!
Onestamente la vedo come un tentativo, da parte di un essere umano, di combattere quello che fa parte della vita di tutti gli esseri umani: la morte.
Questo dimostra che molte persone hanno una reale paura del “nulla” dopo la morte.
Non credo che sia innestando i nostri neuroni in una macchina o inserendo dei chip nel nostro corpo che risolveremmo i quesiti più importanti, come “cosa accade dopo la morte del corpo?”, o, “Ci son altre dimensioni oltre alla nostra?”… se davvero scoprissero che l’Universo è bidimensionale, e ci son tante dimensioni oltre alla nostra che non riusciamo a vedere perchè siamo “ristretti” ai nostri 5 sensi fisici, tutto questo argomento sulle possibilità di avere parti cybernetiche diventerebbe un po banale.
La tecnologia ha sicuramente fatto passi da gigante, anche troppo… io mi domando spesso “Come mai questa evoluzione tecnologica è avvenuta in così pochi anni e MAI prima era stato così?”… una domanda alla quale forse non avrò mai risposta.
Inserire un chip dentro noi stessi potrebbe essere l’errore peggiore della nostra esistenza umana. Saremmo sempre controllati, vigilati… l’economia cambierebbe del tutto, portando dentro il nostro corpo le carte di credito e i documenti che ci occorrono… ma a quel punto un hacker potrebbe azzerare i conti in banca di un milione di persone in un colpo solo!
Pensiamoci bene…
..visto il servizio relativo al primo vero studio sui Cyborg. Ho avuto i brividi. Questo perchè il mio lavoro è essere responsabile dei servizii di sicurezza informatica presso una multinazionale Italiana. Brividi perchè in Italia come in molti altri paesi, la sicurezza informatica viene vista solo a “danno fatto”, quasi mai preventiva, a studio e ricerca di un imminente futuro, cosi da prevenire invece che curare una eventuale falla o bug. Immagina un cervello artificiale o solo di avere la capacità di “giocare” con il sistema nervoso di un essere umano, comandabile da internet, da qualsiasi posto sulla terra. Tu penserai che la sicurezza informatica è formata da firewall, ips, dps, nac, etc, è vero! Tu sai che il vero problema in qualsiasi sistema di sicurezza ben progettato, rimane sempre il “fattore umano”? Ancora, tu potrai pensare che allora un buon sistema ben progettato dovrà essere costruito anch’esso da una macchina oppure controllato da essa! Per me non è la soluzione corretta. Lo scienziato dice che l’uomo dovrà raggiungere un nuovo livello di pensiero per poter continuare a controllare le macchine e non soccombere al loro futuro potere. Però facendo cosi, il nuovo livello e conoscenza non potrà essere raggiunto e alla portata di tutti ma solo di pochi!! Ora nel mondo, nessun sistema è veramente protetto e intoccabile, neanche la N.a.s.a. Prima di andare avanti con questi studi bisogna per me creare un gruppo di lavoro, una commissione di visione e approvazione, con la capacità di valutare e porre dei limiti. Cercare di educare questo nuovo pensiero informatico, di sicurezza applicata alla robotica avanzata. Sono studi molto utili al genere umano ma pensa le stesse informazioni a disposizione dei militari. Sono disponibili in rete studi fatti dai laboratori militari statunitensi con immagini e video sbalorditivi, capacità cognitiva impressionante di cyborg capaci di volare e muoversi, con scopo di ricerca e “licenza di uccidere”. Il famoso hacker Italiano Fabio Ghioni, mostra sul suo sito come abbia dimostrato durante una importante dimostrazione degli Americani a Las Vegas di come il loro sistema di guida dei cyborg sia vulnerabile da remoto…. !!!!! Vulnerabile un sistema militare, che comanda dei cyborg in grado di uccidere?? Pensa un sistema cyborg creato per la domotica o per persone disabili? Una pazzia!
Ciao Daniele devo dire che il tutto mi ha affascinato molto ma mentre guardavo mi è sorta una domanda… c’è molta gente in giro, qualcuno potrebbe creare un chip in modo da controllare gli altri, e a quel punto cosa accadrebbe?? Avrebbe sotto controllo tutti gli uomini…
Potresti dirmi che la sicurezza su quei chip è elevata, ma come ben sai essendo il chip programmato dall’uomo avrà sicuramente commesso un’errore, anche se irrilevante, sfruttando quell’errore si potrebbe controllare il chip… anche se ci volessero un paio di anni si arriverebbe sempre a “controlarlo” secondo me, c’è anche il fatto che questi chip devono essere piccolissimi per essere impiantati nell’uomo… non potranno di certo fare un processore con una sicurezza ben fatta con un chip poco indifferente.
Ecco perchè io rimango dell’opinione che l’unica macchina perfetta è l’uomo…
E c’è chi sostiene di avere già inventato l’immortalità fisica, cercate “alex chiu” su google!
http://alexchiu.forumcommunity.net/
ciao Daniele e ciao a tutti! come ti ho detto nella tua mail privata. io amo ogni cosa che sia mister. quindi amo gli alieni amo l’astronomia, i maya e tutte le civiltà simili.
questa storia dei cyborg è sinceramente una cosa che mi spaventa. perchè la tecnologia deve essere un mezzo che ci aiuta a vivere meglio e non rischiare come si è detto nel servizio che in 20 anni, magari le macchine possono usarci loro come cavie.
La cosa più brutta è il silenzio che gli organi d’informazione hanno un po come sugli alieni. i Potenti qualcosa sanno, perchè a noi non c’informano??? ma ciò è normale. sono un grafico pubblicitario e impagino giornali da 10 anni ed anche se sono giornali locali di roma anche nel piccolo di un quartiere come Montesacro di 300 mila anime tengono nascoste cose magari piu futili ad esempio la viabilità ecc ecc ma cosi non lo trovo giusto.
spero come ti ho detto nella mail che farai un bel servizio sugli alieni buona fortuna per la tua carriera..
Sarebbe interessante interpellare il mio docente di matematica dell’università che è specializzato in reti neurali.
Comunque, a mio modestissimo parere, il punto fondamentale è che, certo non si può prevedere quali saranno le conseguenze di una nuova scoperto scientifica, ma la sperimentazione serve proprio a capire i limiti di una nuova tecnologia.
Un “computer” non è fatto e non sarà mai in grado di pensare o agire come noi, al massimo ci potrà emulare bene.
Intelligenza artificiale e calcolatore elettronico sono due concetti ben distinti.
Il discorso cambia con una I.A. parzialmente biologica, ma allora, per essa varrebbe lo stesso discorso di qualsiasi animale cioè che i propri comportamenti, abilità ed esperienze deriverebbero dall’esperienza.
Ciao Daniele,
innanzitutto complimenti a te perchè sei molto bravo nei tuoi servizi, ma anche ai tuoi colleghi e alla trasmissione che è sempre affascinante.
Come dicevo nell’email, e spero di condividere il mio pensiero con altre persone, vorrei tanto che questo discorso fosse solo la trama di un episodio di star trek ma purtroppo è già realtà ma non ancora così conosciuta.
Ci sono nato nella tecnologia…continuo a lavorarci…ma……questo non è progresso….è regresso nascosto da un finto benessere.
Si pensa che possa essere un “vantaggio”..un aiuto….ma presto tutto questo prenderà coscienza e varcata la soglia di chi e cosa è “umano”….nulla sarà più come prima, e un film come terminator potrebbe diventare realtà.
Per esempio le connessioni neurali del nostro cervello rappresentano la migliore infrastruttura che un computer possa avere…ma questo limite fra l’uomo e la macchina è destinato a scomparire in breve tempo.
L’uomo non capisce che la tecnologia non deve essere l’obbiettivo di vita ma solo uno strumento volutamente limitato al miglioramento del nostro stile di vita senza togliere la “sensazione umana” di cosa siamo e chi siamo.
Sostituendoci con la tecnologia, cesseremmo di essere ciò che definiamo “umano”.
Se lo guardi da un punto di vista tecnologico, noi stessi siamo macchine…incredibilmente complessi ma altrettanto fragili….così evoluti a tal punto da non essere primitivi come l’assemblaggio di un prodotto metallico. Mi viene in mente la nuova serie di Battlestar Galactica dove le macchine sono praticamente uguale agli uomini ed hanno un senso di coscienza universale che invece agli uomini manca o che hanno perduto. Le macchine credono in Dio o meglio in un creatore supremo…l’uomo non crede più a nulla se non al denaro ed a falsi Dei.
Pensa solo che negli anni ’80 se avessimo immaginato il futuro di oggi, lo avremmo visto solo nei film o nei fumetti….invece sono solo passati una trentina di anni che nella scala temporale dell’evoluzione sono come un secondo del nostro tempo.
Direi che dagli anni ’50 di evoluzioni ne abbiamo viste parecchie….ma io credo che abbiamo perso anche molto sotto tanti punti di vista.
Oggi, molta gente crede di essere libera ma di fatto non vede (o non vuol vedere) che la tecnologia guida ed influenza completamente la nostra vita.
Quello che vediamo oggi, che abbiamo visto fra gli anni ’90 e 2000…è stato solo l’inizio per aumentare il desiderio di massa come spesso accade….dietro un apparente comodità c’e’ sempre una dipendenza a cui segue una totale sostituzione.
Per esempio non ti è mai capitato di entrare in un posto convinto di comprare solo quello che ti serviva e poi uscirne con più cose o addirittura tutto tranne quello che volevi?
beh dietro una “banale” abilità di marketing c’e’ anche un grande progetto tecnologico che ti guida, ti influenza con tante di quelle informazioni che alla fine subliminalmente la tua coscienza, il tuo essere viene letteralmente comandato…e il bello senza che poi effettivamente tu ne sia consapevole se non a posteriori….beh tutto questo direi che è quasi macchiavellico.
Guardiamo per esempio i cellulari…una volta comunicare al telefono era un evento spesso di piacere oltre che di necessità….oggi nessuno farebbe a meno di un cellulare…si sentirebbe perso ed escluso dal mondo.
Parafrasando l’episodio dei Borg di star trek…..ci stiamo facendo assimilare dalla tecnologia che in parte già ci controlla e l’idea di integrarci con le macchine per avere la conoscenza e velocità assolute, ci affascina e ci attira a tal punto da progettarne la fattibilità.
Come dice bene A.Einstein: “tutto ciò che possiamo immaginare, prima o poi lo potremo realizzare, poi dipende solo da noi come utilizzarlo”. Parole profetiche.
Penso che la vera “evoluzione tecnologica” sia possibile solo se l’affascinante “…con questo possiamo fare tutto senza muoverci e senza pensare, possiamo sapere tutto…” venga limitata a: “si potrebbe fare senza muovere un dito ma invece possiamo realizzare uno strumento che ci aiuta a farlo senza toglierci il gusto di realizzare qualcosa e magari con meno fatica”.
Se permettiamo a noi stessi di creare dei nostri surrogati che pensano ed agiscono al nostro posto…beh in quella società diventeremmo solo degli schiavi oppure saremmo obsoleti e quindi di fatto non necessari.
Oggi fa quasi sorridere un discorso del genere, ma domani? o meglio un probabile domani fra 10…20 anni? il tempo è così breve che tutto è possibile.
Nel caso della vostra trasmissione…le attuali e possibili applicazioni cibernetiche dovrebbero essere interpretate come un ricerca volta al supporto, all’aiuto sociale e non a controllare per andare sempre più veloci sempre più interconnessi….mi viene in mente per esempio impianti/innesti di tipo medico dovuti a traumi,incidenti, malattie degenerative…ma non per gioco o per vezzo o per sentirsi più forte e migliore di chi non lo è o non può perchè non ha i soldi per poterlo realizzare.
Questo ovviamente è solo il mio pensiero….il pensiero di un uomo che non vuole perdere il proprio io nella tecnologia che usa tutti i giorni per lavoro, per divertimento o per mille altre finalità.
Nulla si crea….tutto si scopre….nulla o quasi si distrugge.
Come al solito il destino lo scegliamo noi e lo costruiamo noi…nel bene e nel male..libero arbitrio.
Be’ io penso che tutto sua formidabile e poi se pensiamo alle applicazioni mediche, cavolo pensa avere un chip che ti controlla e invia i tuoi dati ad un server che capisce la tua situazione fisica un maniera periodica, come ipotizzato da alcune trasmissioni tv e da molti studiosi in materia, per ora magari sarebbe auspicabile solo per i malati gravi però in futuro sarebbe buono un impianto alla nascita, poi pensiamo all’utilità dei cyborg il fatto che potrebbero gestire situazioni familiari e magari poter seguire persone anziane o malate……poi l’argomento potrebbe avere milioni di applicazioni da quelle civili a quelle militari, pullman che si guidano da soli e sanno cosa fare, non so magari molto film ma sarebbe spettacolare davvero.
La mia più grande paura(oltre a quella consistente nel dominio cyberiano[scusatemi, non mi veniva altra parola])è quella che i cyborg vengano impiegati in guerra.Molti uomini mettono sul campo di battaglia dei bambini,quindi perché farsi problemi ad armare dei cyborg?Qualcuno potrá dire che questo è in costrasto alle famose tre leggi di Asimov,ma,visto che i cyborg sono creati da noi umani,queste leggi potranno essere tranquillamente piegate/spezzate, no?
Chiedo scusa se l’argomento è giá stato trattato.
purtroppo la natura umana porta sempre alla guerra…vorrei anche io che la tecnologie e le scoperte scientifiche vengano usate solo a fin di bene….sarebbe veramente bello…
Sono d’accordo con Daniel…io ho veramente tanta paura! sarebbe meglio che trovassero una cura per chi soffre di problemi Neurologici, Parkinson, Epilessia, traumi per incidenti come il mio amico e tanti altri che si trovano in una sedia a rotelle,ecc…ecc…quanto vorrei rivederlo camminare…sono 16 anni che si trova in quelle condizioni…ma fare dei cyborg,noooooooo!!!!!!!
ps: ho visto l’uomo malato di parkinson,ritornare a muoversi normalmente e mi ha resa felice…ma lo faranno veramente?…perche’ anch’io malata di epilessia faccio comodo a prendere le medicine,se no le case farmaceutiche non farebbero piu’ soldi….giusto? puo’ darsi che sbaglio…ma per me tante cure non vogliono trovarle,sembrero’ ingiusta a dire questo, ma e’ che sto perdendo la fiducia,una mia amica epilettica e’ farmaco resistente deve stare a letto perche’ ha crisi continue e perche’ non trovare una soluzione?…scusatemi per il mio sfogo,mi scuso anche con Daniele Bossari!
barbara le cure per guarire malattie come, epilessia tumori ecc ecc. secondo me ci sono e anche da molto tempo. ma non lo diranno mai, altrimenti se noi popolazione mondiale nn ci ammaliamo più non possiamo dare soldi alle case farmaceutiche e andrebbero fallite immediatamente.
purtroppo noi, per i potenti del mondo siamo solo numeri. siamo quasi 7 miliardi di persone? ecco noi per i potenti siamo numeri e nulla piu. è brutto da dire ma è cosi,
siamo andati sulla luna, esploriamo il nostro universo con tecnologie avanzatissime. stiamo cercando di trovare la particella di dio per capire da dove veniamo.. e per alcuni millesimi di secondi c’erano riusciti a ginevra qualche mese fa e nn troviamo cure per le malattie?? mi sembra strano non credete?? sicuramente c’è anche l’antidoto contro i tumori o le malattie gravissime.
a me la cosa che piu mi spaventa è che ci stiamo autodistrugendo da soli.
buon fine settimana a tutti e speriamo che qualcosa cambi in positivo 🙂
Pensate invece quando scaricheremo delle applicazioni della Apple piuttosto che della Microsoft per migliorare le prestazioni fisiche o mentali, le nostre conoscenze o attitudini direttamente nel nostro cervello.
E Giorgio Armani sarà la griffe dei nostri arti biomeccanici. Occhi della rayban ecc……..
Ciao Daniele. Grazie di aver risposto Alla mail. Cerchiamo di vedere tutti i lati di questa “fantascienza” che si sta trasformando in una scienza molto concreta. In molti esperimenti fatti e documentati come il tuo servizio mi sembra che ci sia sempre la questione di imitare Dio ( ho addirittura abatterlo ). Si parla tanto di macchine con propria coscenza. Anche tu hai trattato la questione tra virgolette stile ” terminator ” la tecnologia usata sembra proprio ripresa dal film citato. Con un componente impiantato nel braccio possiamo far muovere una mano bionica ( mi sto riferendo al servizio mostrato in trasmissione) ed addirittura il professore è riuscito a collegarsi ( se si può dire cosi) con la moglie con un componente impiantato anche lei nel braccio. Ora pensate trasferire la nostra coscinza in un corpo meccanico. Magari per afrontare un intervento difficile magari impossibile. Ho in attesa che la medicina faccia passi avanti per curare un tumore trasferisco la mia coscienza in corpo Bionico e il mio corpo viene ibernato. Cosi potrei continuare a vivere.Tutto cosi bello, pensate a cosa potremmo fare con un corpo come quello di un androide o cyborg che con il nostro non potremmo fare. L’idea è molto allettante. Immaginiamo persone senza gambe che tornerebbero a camminare. Ho chi ha preso una mano un braccio riaquistare l’arto. forse arriveremo a poter sostituire anche un intero scheletro. tutto cosi affascinante. Un saluto
Ciao a tutti! Ciao Daniele!
Grazie per avermi risposto e invitato al blog…essendo questo il mio primo commento credo sia giusto riprendere il messaggio dell’e mail inviata a te, Daniele…mi scuso in anticipo per la lunghezza, ma, essendo argomento di piacere comune, spero che abbiate pazienza…Nonostante sia un ragazzo che va per i 27 anni, mi ritengo una persona molto fuori dal mondo tecnologico che l’umanità si trova ad affrontare ai nostri giorni. Riconosco che la tecnologia facilita la nostra attività giornaliera, ci permette di creare contatti di comunicazione molto facilitati, ci dà la possibilità di avere un’aspettativa di vita più lunga…di questo, per inciso, io stesso ne sono un esempio: sono portatore di una sindrome cardiaca elettrica (sindrome di Brugada) e per vincere eventuali aritmie causate da questa, nel 2003 mi è stato impiantato un defibrillatore sotto la cute…quindi non potrei non essere un forte sostenitore della tecnologia medica che può salvare la vita o permetterci di vivere con maggiore tranquillità…ma, in pura sincerità, non mi sento di schierarmi con la sperimentazione sulla creazione dei cyborg. Rispetto molto il lavoro del Dott. Warwick, ci mancherebbe…lo rispetto perché è un lavoro assolutamente intenso, che richiede un notevole impegno…è una missione…ma non mi sento di condividerla perché tengo troppo all’umanità. Quello che il Dott. Warwick propone è senz’altro la verità, questi chip saranno in grado anche di aiutare la tecnologia medica e, probabilmente, saranno il punto di partenza per cure di malattie degenerative attualmente irrisolvibili; ma il prezzo da pagare, o quanto meno, il rischio da correre è troppo alto per l’essere umano. Prendiamo in esame proprio l’espressione “Essere Umano” : cosa rimarrà di questa definizione? Ad oggi questa raccoglie la nostra storia, i nostri pensieri, i nostri sogni, i nostri sentimenti, la nostra natura di animali…se un giorno ci trovassimo ad essere “Esseri Cyborg” cosa potremmo provare? Cosa potremmo raccontare? Quale potrà essere il gusto di sederci davanti ad un tramonto? Sono abbastanza spaventato e preoccupato da questa situazione di possibile de-umanizzazione. Per quanto rispetti gli studi, l’intelligenza e il lavoro del Dott. Warwick, dubito che sia in grado di prevedere eventuali disastri per la nostra umanità…che molte volte risulta essere la peggiore natura presente sul nostro pianeta, vedi le centinaia di guerre sparse per il mondo, l’interazione negativa che spesso abbiamo con il nostro ambiente, ecc…ma Umanità significa anche altro: noi siamo anche l’inconsapevole respiro che ci accompagna attimo dopo attimo, siamo il batticuore dell’innamorato, siamo l’emozione che proviamo quando dobbiamo affrontare un esame della vita, siamo la gioia che si prova davanti ai bambini che giocano, siamo la voglia di aiutare un nostro amico e ho paura che i neuroni collegati ad una macchina non siano in grado di riprodurre tutto questo così come lo viviamo sotto la nostra pelle…l’emozione non è solo spiegabile scientificamente, è insito nella sua soggettività: non amiamo tutti nello stesso modo, non ascoltiamo musica tutti con lo stesso orecchio e con la stessa mente, non c’è uno standard di gioia e l’essere umano oggettivo non credo possa esistere. E’ questa la de-umanizzazione che temo e, anche se probabilmente parlo da romantico poeta ignorante di scienza, dubito che il preparatissimo Dott. Warwick possa prevedere cosa realmente accadrà se, veramente, il destino della tecnologia sarà il cyborg. L’idea, poi, di collegare il mio cervello con quello della mia amata è veramente distruttivo per il sentimento…quante volte, guardandola negli occhi, mi sono chiesto “Chissà a cosa pensa?” e, posso garantire, in quel mistero, mi sono sentito tanto umano nei miei limiti e tanto affascinato, che mi sono accorto di amarla ancora di più. Forse è stupido e sto annoiando con tutto questo, ma sono domande lecite da chiedersi visto quello che, con molta probabilità, ci aspetta. Potremo ancora provare tutto questo? Saremo sempre così affascinati da questi momenti? I cyborg potranno provare tutto questo? Perché non possiamo semplicemente continuare con la nostra umanità e farci aiutare dalle macchine solo dove strettamente necessario per la nostra Vita e non per la nostra “Morte” di Esseri Umani? Mi dispiace di essere stato così prolisso di discorsi, ma il bel servizio tv di Daniele ha proprio stimolato le meningi. Yeah! Ciao a tutti!
Ciao Daniele, come ti ho già scritto per email io sono appassionato di tecnologia e sto cercando di costruire un robot ma nonostante questo sono contrario agli eccessi perché imprevedibili e fuori controllo. Questo uomo sta gettando le basi verso qualcosa che nemmeno possiamo immaginarci fino in fondo. Si parla tanto di robots ultra evoluti e della paura che un giorno si rivoltino contro di noi ma se poi alla fine diventeremo noi i veri robots veramente evoluti e quindi non dovremo più temere i robots meccanici ma noi stessi?
Supponiamo di poter installare nel nostro cervello una memoria aggiuntiva non solo in grado di darci conoscenza ma anche capacità che non abbiamo. Ad esempio potremo diventare tutti degli scienziati o delle biblioteche umane, tutta la conoscenza umana inserita in una memoria aggiuntiva collegata al nostro cervello, non servirebbero neppure più le scuole a quel punto e nemmeno studiare e saremo tutti alla pari ipoteticamente e dico ipoteticamente perché a quel punto si troverà il modo di lucrare anche su questo, se hai i soldi puoi permetterti un certo tipo di chip e di archivio di conoscenza e se non li hai dovrai adeguarti a quello che puoi permetterti. Bene se arriviamo a creare questa tecnologia è facile poi pensare che potremo scaricare nella nostra mente anche dei programmi in grado di farci fare cose che non sappiamo fare, richiamandoli dalla memoria del microchip all’occorrenza. Avete visto Chuck e l’intersect? Ecco una cosa simile potrebbe diventare drammaticamente reale ma al posto di flash richiameremo semplicemente il programma che ci serve che verrà inviato alla nostra rete neurale con una sequenza di impulsi elettrici come avviene con le comunicazioni seriali o usb nei computers ai giorni nostri. A quel punto cose come leggere nel pensiero o parlare senza usare l’uso delle parole potrà essere possibile. Conoscendo la razza umana cosa accadrebbe in parallelo? Qualcuno potrebbe creare dei virus e inserirceli nel microchip e farci fare cose che non faremo mai, in campo militare ad esempio potremo diventare macchine di tortura e di morte o autoannullarci. In altri campi invece qualcuno potrebbe sfruttare delle falle per entrare nelle nostre menti e leggere di nascosto le nostre vite e i nostri segreti come avviene tuttora con i computers. Lo so sembra fantascienza ma teoricamente tutto questo è possibile e le basi come dicevo sono già state gettate.
Forse i robot che temiamo tanto sembreranno dei giocattoli, anche il più evoluto dei robot sembrerà un giocattolo confrontato a noi. Si sta cercando di manipolare la vita in tutti i sensi dal punto cyborg alla genetica fino alla ricerca della vita eterna con cellule in grado di autorigenerarsi, arti in grado di autoripararsi o rigenerarsi, esoscheletri da applicare al nostro corpo per darci forza, resistenza e aumentarne le prestazioni, vogliamo arrivare anche fino su marte…insomma l’uomo che vuole sostituirsi a dio, l’evoluzione inarrestabile..ma cosa rimarrà di umano in tutto questo? Nulla da esseri umani dovremo trovare un altra definizione per descriverci. Se da un lato ci sono molti pro in tutto questo (si pensi alle malattie e patologie varie) dall’altra ci sono almeno il doppio di “contro”, aspetti che non vanno sottovalutati o trascurati, aspetti raccapriccianti sul quale riflettere attentamente e da avere paura! Vogliamo sempre di più non ci basta mai, vogliamo arrivare ad essere sempre meno umani e sempre più macchine e ci arriveremo, ma probabilmente io che adesso sto scrivendo e voi che state leggendo in quel periodo non ci saremo già più e forse questo è un bene…come forse è un male, non lo sapremo mai.
L’uomo come super macchina meglio del robot più evoluto, l’uomo immortale, uomo viaggiatore dello spazio, tutto a quel punto potrà venir messo in discussione e sembrerà tutto obsoleto, la chiesa, dio, adamo ed eva…tutto obsoleto e difficile poi da inserire in un tale contesto. La corsa alle tecnologie è inarrestabile, pensate ai progressi fatti in pochi anni che passi da gigante e pensare che la razza umana esiste da millenni, con questo ritmo il mio racconto, la mia visione delle cose sarà realtà in men che non si dica ma c’è una cosa, la mia immaginazione verrà ampiamente superata dalla realtà, è solo questione di tempo, tempo tempo….anche quello cercheremo di manipolare in qualche modo.
Tutto questo fa paura, questo mondo fa paura noi umani dobbiamo avere paura di noi stessi e di quello che arriveremo a fare, non dei robots che ci considereranno inferiori e ci tratterebbero come animaletti da compagnia.
Ragazzi il futuro avanza e molto in fretta. Molte volte nemmeno ce ne rendiamo conto ma veramente sta facendo passi da gigante. Tutto ciò è veramente straordinario!! E’ come se tutti i film di fantascienza diventassero reali..Dobbiamo soltanto rimanere informati e questo sito è veramente un’occasione unica!!!
il video,molto bello ,poi io come tutti un fans di robotica e fantascienza, volentieri mi offrirei per provare nuovi dispositivi,pero nn capisco il prof dice che con integrazione del chip nel suo organismo, che gli dava capacita superiori oltre gli standar,ma da quello che vedo solo a livello di controllo di un eventuale apparato o essere riconosciuto da un dipsositivo,nn si puo dire che lui appartenga alla categoria cyborg,un cyborg è strutturato in diverso modo,si puo definire un umano appartenente alla categoria cyborg un amano con sistemi e parti biomeccaniche,il profes per me rientra in una semplice persona che è come se portasse in tascha un dispositivo gps
Ciao Daniele, ciao ragazzi! Riporto qui la mail inviata a Daniele dopo aver visto il servizio.
– Ciao Daniele,
complimentarmi con la tua bravura sarebbe retorico, ma voglio farlo perché complimento sincero. Anche in quest’ultimo servizio.
Mi chiamo Massimiliano Cerra, sono un ragazzo di 26 anni e sono studente in Biologia dell’Evoluzione (spero di laurearmi nel 2012), sono Assessore alla cultura e alle politiche giovanili del mio Comune, Caltavuturo, in provincia di Palermo. Ho seguito il tuo interessantissimo servizio. Come in premessa ti ho scritto che studio Scienze Biologiche “indirizzo evoluzionistico” e sicuramente l’evoluzione è stata la grande protagonista, seppur, in maniera latente, del servizio sul futuro cyborg dell’umanità. E’ sicuramente un argomento ampio, ambizioso e impressionantemente complesso che può indurre a reazione di fascino ma nello stesso tempo di respinta. Credo profondamente nell’evoluzionismo e reputo che tutti i processi naturali (e per naturali intendo “che esistono”) sono soggetti alle leggi dell’evoluzione, dall’affermazione di determinate specie di piante ed animali, ai processi di dinamica delle popolazioni delle cellule, così come alle dinamiche di gruppo a livello sociale. In questo si incastra anche l’evoluzione della ragione umana, delle sue regole e dei suoi confini spirituali e psicologici, ma anche delle sue peculiari caratteristiche bio-neurologiche. L’evoluzione, ci tengo a dirlo, dovrebbe individuare quei processi che trasformano in forme e processi più complessi i precedenti e in linee generali un “miglioramento” delle condizioni precedenti. Ma non è detto che sia sempre così. “Evoluzione”, oggi, con l’antropizzazione e l’affermazione della moderna scienza, significa anche controllo dell’uomo sulle dinamiche sovracitate; e questo servizio ne è testimone. Una volta, quando intelligenze dotate di ragione (uomo), non intervenivano sulla natura condizionando la sua evoluzione, allora non vi era nessuna interferenza nella selezione naturale (per esempio delle gimnosperme o delle angiosperme), ma oggi con l’intervento della “volontà” umana l’evoluzione può essere più o meno controllata e pilotata. Basti pensare agli ogm o più semplicemente alle razze migliori delle mucche per gli allevatori. In tutto questo, e quindi con la ragione (non sempre suggellata da scelte giuste) dell’uomo, interviene anche l’evoluzione cibernetica che nel corso degli anni ha avuto un’impennata esponenziale. Al concetto di evoluzione è associato il concetto del tempo. Anche qui, la classica evoluzione necessitava di tempi dilatati, milioni di anni, decine di migliaia di anni; invece, pare che l’evoluzione moderna abbia tempi molto più ristretti, ristrettissimi.
Riguardo al servizio. Penso che la scienza moderna debba avere la possibilità di dimostrare che le sue ricerche possono aiutare a migliorare le condizioni generali dell’uomo e dell’ambiente in cui vive. Applicare la crescita dei neuroni alle piattaforme di micro chip potrebbe, per esempio, far controllare da un computer la crescita esponenziale delle cellule tumorali e quindi determinarne l’involuzione e la morte. Oppure l’applicazione, come si è evinto nel servizio, di chip per controllare e curare il morbo dell’Alzheimer sarebbero la nuova frontiera da raggiungere. Però la mia personalissima opinione è che l’uomo dovrebbe usare la sua intelligenza per promuovere l’affermazione della sua specie sulla terra, o in altri pianeti, il suo miglioramento in termini di qualità della vita, di condizioni sociali uguali per tutti e di salvaguardia dell’ambiente e non promuoverla per annientarla. Non v’è dubbio che un computer è meno potente di due messi in rete, immaginiamo, però, milioni di computer in rete tra loro: creerebbero sicuramente una forza “intelligente”, seppur artificiale, che potrebbe entrare in competizione con l’intelligenza umana, se già non lo fa. Qui intervengono le leggi dell’evoluzione. Una specie (robot), oggettivamente più avvantaggiata, potrebbe prevalere su un altra specie concorrente (uomo) e sopraffarla. Credo fermamente che le ricerche e le sperimentazioni in questo campo debbano essere suggellate da regole e deontologie chiare, nelle quali debba prevalere appunto la ragione umana e la regola (sia morale che di programmazione computerizzata) che se la specie umana viene minacciata da una possibile specie robot essa, da programma, si debba autodistruggere. Ecco perché l’evoluzione in questo settore non può non andare in direzione della salvaguardia dell’uomo. Basta usare il buon senso della ragione che è la più grande forza fisica e spirituale della storia del creato.
CIAO GINO,BEH! HAI DETTO LA STESSA COSA CHE HO SCRITTO IO…SE NON CI CURIAMO LE CASE FARMACEUTICHE NON POSSONO FARE SOLDI…CHE SCHIFO!!!!!!!! E’ TROPPA LA SMANIA DI SOLDI E’ SEMPRE STATO COSI’ E SEMPRE SARA’…PURTROPPO! 😦
… La tecnologia ha preso il sopravvento e l’uomo ne e’ diventato schiavo, questo e’ cio’ che penso. Si, e’ vero che l’innovazione ha migliorato la condizione dell’ uomo e ha permesso la comunicazione globale ma ormai siamo arrivati al punto di non ritorno. I cyborgs saranno le persone del futuro, senza sentimenti ed emozioni… Scusate, ma questa la chiamereste vita??! Io voglio vivere a modo mio, assaporare sapori e dissapori della vita, perche’ e’ proprio questo che la rende bella da morire!
Ciao Daniele, ciao ragazzi. Non ho avuto tempo di leggere i messaggi di tutti, vi lascio il mio pensiero e che è il pensiero lasciato sulla mail di Daniele. Sono un infermiere e proprio lavorando in ospedale mi accorgo e mi rendo conto di come sia utile e necessaria la nuova tecnologia applicata in sanità. Si può migliorare la vita di molti pazienti ( vedi il parkinson ), si può migliorare in secondo luogo il lavoro di noi operatori sanitari ( ma vedi anche gli operai nelle fabbriche etc etc..). Ma il problema che mi pongo io è soprattutto morale ed etico. Fin quando un robot resta tale, tanto di cappello. Ma andare ad impiantare cellule, neuroni o quello che si vuole x creare un robot ” vivo ” con una propria coscienza, quello no. Assolutamente no. Se un giorno avranno la coscienza significa che avranno anche il libero arbitrio sulle scelte. E se tutto ciò si rivoltasse contro l’uomo stesso? Già è grave che ci rivoltiamo noi stessi uomini contro noi stessi uomini. Vi rendete conto di cosa si potrebbe venire a creare? Allora robot si, macchine si, ma la gestione deve essere sempre e sola dell’uomo. Il pensare e le decisioni devono rimanere all’uomo. Grazie. Ciao Daniele, ciao a tutti
Premetto che amo la tecnologia e che lavoro anche nel settore internet. Io credo che però la vita sia semplice, che vada vissuta nel modo più semplice possibile e intensamente, spiritualmente connessi con il tutto che ci circonda. Di che colore è
oggi il cielo? Lo avete osservato oggi? Avete colto tutte le sue sfumature? Che forma hanno le nuvole?
Perché dovremmo farci impiantare un microchip “nella mano destra o sulla fronte” (frase tratta dall’Apocalisse ma alla fine credo che si arriverà a quello) per fare prima la spesa al supermercato?
Non è abbastanza avere una carta di credito nel portafoglio? E’ così difficile estrarla da lì? A volte l’uomo esagera con tutta questa tecnologia. Rischia di perdersi e di perdere, di conseguenza, la propria identità. Alla domanda: “chi sono io? cosa ci faccio qui?” cosa dovrebbe rispondere un cyborg?
Nemmeno l’uomo è in grado di dare una risposta a questa grande interrogativo adesso.
Certo, sarebbe affascinante sviluppare un cervello all’interno di un corpo meccanico, creare un organismo metà uomo e metà macchina ma quell’essere creato sarebbe contento di essere un cyborg?
Io credo proprio di no. Se la mia coscienza un giorno dovesse finire in un corpo meccanico, preferirei la morte. Credo di avere visto questa scena nel film “Robocop”, dove si cercava di impiantare la coscienza di alcuni carcerati in un corpo meccanico, alcuni decisero di suicidarsi. Solo uno decise di vivere e nel film diventerà poi l’acerrimo nemico di Robocop.
Percepisco insoddisfazione da parte degli individui che vogliono modificare il proprio corpo, migliorarlo. Per me è già difficile concepire un semplice tatuaggio. Ci sono persone che non sono contente di quello che la natura ha messo loro a disposizione. Il corpo umano è perfetto, una “macchina” perfetta, cosa c’è da migliorare? La malattia? La malattia nasce da uno squilibrio
interiore. E’ dentro di noi, nel nostro spirito che dobbiamo lavorare se vogliamo ritrovare la salute.
Buona Giornata a tutti!
Ciao Giancarlo
Salve, io sono un quasi perito informatico e questo argomento mi è piaciuto un sacco.
Sono molto contento che sia stato trattato un argomento cisì e sono rimasto stupito da ciò che ho visto perchè sinceramente non pensavo si potessero fare cose di questo genere (o meglio non ne avevo mai visto all’opera). E’ fortissima come cosa e la tecnologia non si fermerà di certo qui..sono scoperte ‘bestiali’.
Grazie per il servizio 🙂
ciao… questa cosa mi è piaciuta un sacco… grazie infinite
Ciao a tutti , Ciao Daniele(complimernti per il blog). Non ho letto tutto il blog però vorrei dire la mia, io sono convito che l’essere umano non sia in grado di gestire questo futuro ormai alle porte sia come ha detto qualcuno per l’egoismo e sia anche per l’ignoranza dell’essere umano stesso. Come ha detto anche il primo cyborg intervistato da Daniele c’è” c’è il rischio che le macchine si ribellino come nei film come Matrix e Terminator”. Questo non deve accadere e sono convito che se si continua su questa strada , anche con tutte le precauzioni, il mondo finirà a causa del nostro stesso progresso!
Salve a tutti!Ho scritto penso nella sezione sbagliata, quella dei rat, quindi la riposto anche qui… Io come alcuni che hanno scritto qui, sono un pò spaventato da quello che stanno facendo, era “normale” che accadesse è vero, ma io useri i guanti!
Unire una macchina ad un cervello….Lo faranno o probabilmente lo hanno gia fatto, ma è una cosa talmente grande per noi, che non abbiamo la capacità cognitiva di sapere esattamente cosa stiamo facendo, si sta creando un qualcosa di nuovo, che non conosciamo. La si sta creando con due elementi potentissimi: la macchina, che è superiore all’uomo (certo la crea l’uomo, ma è cmq superiore all’uomo) come forza, calcolo, previsione etc…e poi il cervello, questo sconosciuto, o meglio un organo sicuramente conosciuto da noi, ma come tutti sappiamo utilizzato per un 7% mi pare??
Forse la butto un pò sul tragico, ma è una questione che secondo me tra qualche anno, potrebbe portare a dei problemi. Cosa succederà se veramente ci saranno dei cyborg, come Robocop??Mi sembra di parlare di fantascenza ma non lo è mica!! Questi “postumani” avranno sensazioni, sentimenti, rabbia, ira, dolore, amore, etc. etc. etc. Come sarebbe il rapporto tra uomo e cyborg, se questo, come ha scritto qualcuno, potrebbe essere privo di emozioni e scegliere la cosa non giusta ma più facile?
Se mettessero uno di questi cyborg in una posizione di alto privilegio politico o economico, in modo da dover scegliere senza aver rimorsi, rancori, indecisioni perchè la decisione si basa su calcoli, che portano al risultato “facile” o più redditizzio per la propria nazione?? Quando il pianeta sarà ancora più popolato di ora ed ancora più sfruttato, al limite come lo stiamo portando, e bisogna correre ai ripari con la legge della natura, cioè del più forte, cosa che stanno facendo gia ora col controllo climatico etc…Far prendere una decisione di questo tipo ad un uomo è una cosa, ad un cyborg…Ripeto sono un pò tragico, ma ci sono tante cose da vedere, pensare e tener conto per il futuro…
Io direi che siamo vicini al fattore X… qua si parla di un uomo che controlla una macchina anzi un “surrogato” cosa scontata che diventerà la droga N.2 dopo la realtà virtuale. Allora logicamente sarà un vantaggio, ma un vantaggio per? simulare la vita!?! giocare con il mio avatar? illudermi di diventare quasi “immortale”? Non so… ma a me sembra che l’uomo non diventerà più forte ma molto più debole…
1 fusione tra uomo e macchina
2 macchina con cervello organico
3 uomo controlla una macchina a distanza
Perché dico così, perché sarà così! l’uomo diventerà sempre più vulnerabile, più codardo e finirà chiudendosi in una bara d’acciaio nascosto sotto non so quanti metri di terra protetto da BOH qualsiasi cosa gli possa danneggiare il suo corpo biologico e preservare la sua esistenza anche mille anni da non credere, ma è vicino il momento….
Ciao a tutti, ciao Daniele.
Ho letto tutti i post prima di decidermi a lasciare un commento. Da quanto letto, credo di aver capito che tutti noi siamo ben disposti nei confronti della tecnologia studiata dal dottor Warwick, limitatamente all’uso terapeutico che ne potremmo fare per curare disturbi neurologici, o per intervenire laddove gravi menomazioni abbiano danneggiato il nostro corpo. Mi sembra anche di capire che, per il resto, quasi nessuno di noi veda di buon occhio quella che, a tutti gli effetti, rappresenta l’estremizzazione della tecnologia applicata al corpo umano, o alla robotica. Ciò che emerge, però, mi lascia alquanto perplesso. In un solo post ho trovato conferma al mio pensiero: quello di cui veramente difettiamo, è la fiducia nel prossimo, nella società, nelle buone intenzioni che dovrebbero muovere ogni forma di ricerca. Quasi da ogni messaggio è emerso il timore per ciò che potrebbe accadere se le macchine prendessero il sopravvento o, peggio ancora, se qualche malintenzionato decidesse di rovinarci, o di privarci della nostra (presunta) libertà. Allora, sempre accettando di buon grado qualsiasi passo avanti nel cammino scientifico e tecnologico, non dovremmo pensare prima di tutto ad un nuovo concetto di evoluzione? Magari applicata alla nostra spiritualità e al nostro modo di pensare, prima ancora che al nostro fisico o al nostro modo di fare la spesa? Mi viene spesso rimproverata la tendenza a sognare un mondo decisamente utopico, ma solo perché la stragrande maggioranza delle persone non è nemmeno disposta a fare uno sforzo di immaginazione in questo senso. Sarà forse perché il famigerato 90% del nostro potenziale cerebrale latente viene annichilito dalle infinite (inutili) distrazioni di cui disponiamo oggi?
Fortunatamente, mi sono reso conto di non essere l’unico sognatore. Ho scoperto che qualcuno condivide la mia stessa idea di elevazione, sia spirituale che morale. Ovvero, se di balzo in avanti – evolutivo – si vuole parlare, deve essere per forza qualcosa alla portata di tutti, senza lasciare indietro nessuno, menomati, poveri, cerebralmente limitati… E solo là dove nessun interesse economico, politico o egoistico può toccarci siamo veramente liberi.
Ciao Carlo…
Il problema più grande è che al giorno d’oggi siamo “tutti” burattini e siamo controllati da pochi burattinai nel mondo…e non ce ne rendiamo conto.
Poteri scriverti un libro su questo argomento, ma per farla breve prendo spunto dalla stessa puntata di Mistero che parla del San Graal dando una mia opinione…
Quando Gesù ha previsto l’evoluzione che avremmo avuto, ha lasciato dei segni/messaggi che solo “gli illuminati” ne troveranno risposta, creando questi “enigmi” in modo che l’ombra, che vuole sconfiggere la luce, non la possa trovare.
Ora ti faccio una domanda, qual’è la “tattica” migliore per nascondere qualcosa? Far credere che quello che stai nascondendo è un oggetto…e non una persona…
Io credo che il San Graal sia una stirpe, non una coppa…
Questo è per “spiegare” come già 2011 anni fa, il mondo non era molto differente da quello di oggi…dove già allora era tutto un “voler controllare” tutti…
Ora pensa che sono passati 2011 anni da allora…per poter ricuperare la strada persa aimè esistono solo due varianti…una presa di coscienza comune (la vedo dura) o una catastrofe…perchè l’essere umano quando si ritrova in un “baratro”, stranamente vive di spirito e non di mente…
Abruzzo ne è l’esempio, se andate ad ascoltare le interviste fatte alle persone, dicono tutti di aver ritrovato la vita…ma perchè dobbiamo aspettare una catastrofe per cambiare???
Condivido pienamente quanto hai scritto!
Non ho letto tutti gli interventi ma solo alcuni compreso il tuo. Quando parli di evoluzione alla portata di tutti quindi senza differenze di “classe” dici una delle cose più giuste che ho letto! Ma lo sai bene vero che non sarà mai così? Se già ora vengono ignorati i più deboli e non vengono curati se non hanno i mezzi finanziari..figurati dopo. Ci sarà una corsa al potere senza esclusione di colpi ma sarà un altra realtà e un altra dimensione. Insomma sinceramente rabbridisco quando leggo alcuni interventi che sono entusiastissimi di vivere con dei cyborg ma mi sorge una domanda spomtanea: Queste persone vedendo come vanno le cose a questo mondo riflettono alle conseguenze e cosa potrebbe accadere quando i cyborg saranno diventati la normalità? Forse se si soffermassero a rifletterci bene alcuni di loro perderebbero l’entusiasmo! Non è un videogame quello di cui stiamo parlando, è il nostro futuro e la nostra vita ad essere in gioco. E sinceramente pur essendo appassionato di tecnologia e robotica sono totalmente contro agli eccessi tecnologici di questo tipo! A chi servirà tutto questo? A noi? O a chi ha già il potere e ne vorrà di più? Riflettete prima di essere entusiasti di fare un salto nel buio incontrollabile ed inimmaginabile perché non è detto che trarremo tutti beneficio nel mondo dei cyborg.
(scusa Carlo se ho risposto qui..ma volevo farti sapere che la penso come te e già che c’ero ho voluto aggiungere qualcosa al mio pensiero)
Ti ringrazio Daniele per avermi invitata su questo forum.
Ci ho messo un po’ per leggere tutte le risposte e notare in quanti hanno risposto al tuo appello mi fa capire che l’argomento è a cuore di molte persone, ma anche fa emergere quanto siano diversi i punti di vista in merito.
Personalmente sono una grandissima fan della fantascienza e credo fermamente nel potenziale umano e sono convinta che se solo volesse l’umanità, potrebbe raggiungere traguardi inimmaginabili, ma il limite dell’umanità, purtroppo, è l’umanità stessa perché se il singolo essere umano è pronto ad un cambiamento del genere, la massa purtroppo non lo è.
La massa vede spesso in cambiamenti radicali una minaccia per la sua specie e per quanto possano essere molteplici le applicazioni di impiantistica nel corpo umano, per quanto possa essere positivo per una persona, la massa può vedere in tutto ciò un nemico da combattere.
Come ti scrivevo nella mail, tempo fa ho pubblicato un romanzo ( roba di poco successo editoriale) nel quale parlavo di impianti bio meccanici, chip, circuiti integrati al tallio bulbo oculari, impianti di feti creati con nanotecnologie, comunque tutte questioni che avrebbero potuto creare spunti di discussione non indifferenti, durante un’intervista l’unica questione etica sollevata fu un immaginario riferimento alla nostra questione politica.
Da li ho cominciato a riflettere seriamente su questo argomento, che sembra essere così spinoso da evitare proprio che se ne parli.
Personalmente, credo che sia e che possa essere una delle migliori scoperte e/o invenzioni , perché oltre a poter ridare speranza a molte persone con protesi varie, potrebbe essere il punto di svolta per la nostra evoluzione.
Ho letto commenti in cui si parlava di anima, di spirito, ma parlando terra terra con un esempio banalissimo, una persona ammalata di SLA con paralisi muscolare dal collo in giù, credete veramente che gli importi di porsi questioni religiose se potesse ancora muoversi e avere la possibilità di vivere ancora la sua vita attivamente e magari poter veder crescere i suoi figli?
Si parla di questioni pratiche, il cuore non è la sede dell’anima, è un muscolo involontario, così come il cervello che funziona grazie al passaggio di elettricità
Siamo di fatto una macchina, seppur di carne e ossa.
Una macchina perfetta capace di sentimenti, ma questi non verrebbero meno se la maggior parte del nostro corpo fosse ricostruita i fibra di carbonio o integrata con chip che prenderebbero il posto dei nostri neurotrasmettitori.
Ovviamente da quello che si scrivo si evince il mio essere totalmente favorevole a questa possibilità, ma io sono un singolo essere umano.
In molti vedrebbero una minaccia a questa possibilità, perché di fatto si potrebbe pensare che una macchina non può e non deve prendere il posto dell’uomo o essere un gradino superiore noi.
Siamo stati per secoli la specie dominante su questo pianeta e non si potrebbe pensare che una macchina possa in qualche modo scavallare il dominio dell’uomo.
La letteratura e la televisione è piena di esempi, da Io robot a robocop, dai Cyloni a l’uomo di sei milioni di dollari a Skynet.
Esempi positivi e negativi dal punto di vista dell’uomo, tutti portati ad un livello esagerato quasi forse a voler sdrammatizzare la possibilità che cose del genere possano accadere veramente.
L’applicazione non solo a livello terapeutico ma anche a livello evoluzionistico è davvero così difficile da immaginare?
Siamo davvero così terrorizzati dal nostro prossimo che pensiamo che una cosa del genere possa solo nuocerci?
La domanda che bisogna fare a questo punto è:Sarà più intelligente la macchina intelligente,o l’uomo che è riuscito a creare una macchina più intelligente di lui?Una volta lessi una racconto a scuola di scienziati che riuscirono a creare un super computer in grado di comunicare attraverso l’universo,e quando gli chiesero di rispondere a questa domanda:”Esiste Dio”? La macchina rispose:”Ora SI!!!”.Come farete a tenere sotto controllo qualcosa di superiore a voi?E come se l’uomo si sottomettese alle scimmie nonostante derivi dalla stessa natura loro.Davvero credete che filerà tutto liscio il giorno in cui i Terminators avranno l’onore di calpestare la stessa terra,a fianco di un “semplice umano”?Chi lo dice che non ci ritroveremo a vivere spersi per il mondo,a vivere su alberi,magari diventare prede di caccia e di bracconaggio mentre loro si costruiscono la loro civiltà,le loro case,le loro “famiglie” e le loro generazioni come fece l’essere umano secoli fà?Non dimenticate che Esseri Umani si nasce,non ci si diventa,ma non dimenticate neanche che il più forte regna sul più debole.
Ciao Daniele e ciao a tutti,
vedendo il servizio in puntata,ho pensato che un giorno arriveremo davvero a curare le persone con la tecnologia,anche se al mondo d’oggi siamo circondati di tecnologia.
Se pensiam alle persone portatrici di impianti pacemaker,possiamo vedere dove fino ad oggi la tecnologia scientifica è arrivata.L’impianto pacemaker è capace di regolarizzare la frequenza cardiaca di una persona.E’ incredibile come un piccolo affarino impiantato sottocute sia in grado di normalizzare il battito di una persona.Per questo motivo penso che un giorno riusciremo ad arrivare a curare le malattie con l’aiuto della tecnologia,dobbiamo avere solo pazienza…..
Giuseppe
Ciao a tutti,
Sono uno dei tanti che ha scritto una mail a Daniele e mi ha invitato ad entrare in questo blog.
Io non voglio creare nessuna discussione, mi reputo “uomo di pace”, ma onestamente parlando l’essere umano ha sbagliato “strada” un sacco di secoli fa…
Ho scritto una mail a Daniele dove gli volevo “far vedere l’altro lato della medaglia”.
Io conduco una vita più legata allo spirito e non agli oggetti, ho 26 anni quindi è ancora una novità per me, ma vi posso garantire che ho visto dentro di me dei cambiamenti che la tecnologia non potrà MAI portarmi.
Questi cambiamenti non sono cose che adesso posso “provare”, sono più sensazioni ed altro, un esempio è questo :
– Ero all’estero e per 3 mattine di fila mi sono svegliato alle 5.00 del mattino (non 4.59 e non 5.01) sudato marcio e con il mio istinto/spirito che mi mandava un messaggio “quella persona è in pericolo. La persona è una persona a me cara ovviamente.
Ho scritto su un foglio le date e la senazione percepita, appena tornato ho parlato con quella persona.
Questa persona è scoppiata a piangere perchè AVEVO AZZECCATO TUTTO…ed era un suo GRANDE segreto che nessuno sapeva…ho avuto la pelle d’oca per 3 giorni dallo shock che ho avuto perchè pensavo di essere impazzito.
Non poteva il mio istinto darmi i numeri del superenalotto???eeheheheh
Scherzi a parte…l’unica informazione che voglio lasciare è quella di non fermarsi all’apparenza, perchè al giorno d’oggi tutte le informazioni sono controllate.
Cercate anche l’altro lato della medaglia dentro di voi perchè vi posso garantire che vi darà MOLTE soddisfazioni.
Concludo facendo un esempio di cosa intendo per “altro lato della medaglia”…
L’essere umano ha inventato il cellulare per poterci chiamare quando e dove vogliamo…ma la scienza ha condotto dei test sulla telepatia ma senza MAI dare informazioni concrete su questi esami…forse perchè hanno scoperto che siamo in grado di usarla ma non lo dicono perchè altrimenti quelli che “controllano”il mondo perderebbe MOLTI soldi?!?!?
Vi chiedo solamente di non attaccarmi, io non mi permetto di giudicare nessuno, mi reputo nessuno, semplicemente trovo giusto informare tutti su tutti…poi ognuno di nio ha il libero arbitrio…
Per chi è interessato ho molti libri da “consigliare” che possono far capire quello che intendo…uno infatti l’ho consigliato a Daniele.
Cmq sono una persona semplice, a casa ho pure io una console e amo i videogiochi ecc, quindi non sono assolutamente “diverso” da nessuno, conduco una vita come tutti voi, ma semplicemente ho scelto un’altra strada.
Con affetto
Meikel
Ciao Meikel
ho letto con grande piacere il tuo messaggio. Sono interessato alle letture di cui parli. Mi piacerebbe approfondire questi argomenti, dei quali trovo sempre più difficile discutere con chiunque perché, a quanto pare, oltre alla convenienza di alcuni a tenere tutto nell’ombra, c’è pure da confrontarsi con la diffidenza di (quasi) tutti gli altri che temono il confronto su un terreno all’apparenza così poco solido.
Carlo
Ciao Carlo,
guarda, visto che parliamo di un argomento che non centra molto con questo blog, per non “disturbare gli altri”, ti do la mia mail e il mio contatto facebook così ti rispondo a tutto.
mail : miki124@hotmail.com
Facebook : Meikel Gianoli
Grazie dell’interesse….VERAMENTE!!!! Non sai che gioia mi hai dato a leggere il tuo commento…eheh
Ciao Daniele e tutti!
Personalmente penso che se l’essere umano vuole davvero evolvere senza perdere la sua libertà e natura, dovrebbe smettere di cercare il progresso fuori, ma dentro di sé.
Per me, l’uomo dovrebbe lavorare sul potenziale del proprio cervello. Ci sono già ricerche su questo argomento e molte sono state le guarigioni dette spontanee, che la scienza non si può spiegare. Se davvero potessimo usare il nostro cervello al 100% non avremo bisogno delle macchine, penso che le nostre possibilità sarebbe presso che infinite.
Personalmente lavoro in questo senso attraverso la meditazione, il Qigong, il Tai-Chi…e ho già ottenuto buon risultati, non sono mai malata, faccio il bagno in mare anche d’Inverno (in Nord Italia), ho meno bisogno di mangiare, il mio corpo è più resistente. E solo un piccolo inizio ma penso sia questa la direzione giusta.
Attualmente sto sperimentando anche attorno alla Telepatia…
Salve a tutti! Come ho scritto a Daniele qualche giorno fà ormai, penso non si dovrebbe esagerare a sconvolgere la natura ed esasperare questa fame di scoperte che portano l’uomo a lobotomizzarsi, invece di aprire la mente per cose più utili all’ambiente e a creare posti di lavoro per le “persone in carne ed ossa”, si cerca il modo di esasperare l’umanità…già i rapporti umani stanno diventando difficili per l’avvento di internet e le amicizie si basano solo a quanti contatti hai sui social network e la fisicità dell’amicizia diventa sempre più difficile, se ci sommiamo che tra un po’ non servirà avere un computer per interagire nella rete perché questi cip ti permettono di fare qualsiasi cosa con la sola forza della mente, bèh sinceramente mi sembra assurdo e torno a ripetermi, contro natura e controproducente!
Mi spaventa l’idea che, se un giorno avrò un figlio, interagisca con un robot in quel modo e soprattutto che la nostra vita venga controllata ulteriormente da un computer e che se un virus virtuale interferisce con il nostro cip, possa sconvolgere il nostro sistema nervoso mandandoci in tilt…lo trovo abominevole!
Buona giornata!
Avendo letto tutti i commenti, vorrei aggiungere una “filosofia” per cercare di far capire “perchè l’essere umano ha sbagliato strada”.
Per me Dio è sinnonimo di Natura.
Se guardo nella natura, una mamma gatta con 5 cuccioli ma con il latte sufficiente solo per 4, prende il cucciolo più debole (quello con meno possibilità di farcela), lo allontana dalla cuccia per poter sfamare gli altri 4. Purtroppo quel cucciolo morirà, ma quella mamma gatta a fatto vivere e crescere 4 cuccioli forti e sani. E sicuramente il giorno che questa gatta morirà, la natura/dio non sarà sicuramente arrabbiata con lei, perchè ha fatto quello che era giusto fare.
L’essere umano se dovesse fare una cosa del genere verrebbe preso per pazzo ecc…perchè NOI abbiamo creato l’etica e la morale…ma chi ci ha dato il permesso di rendere il nostro punto di vista più importante di CHI CI HA CREATO???
Questo ragionamento lo potete portare su ogni cosa…
Una metafora che uso spesso è : Se vedo una foglia marcia, non è strappandola che risolvo il problema, ma devo andare alla radice e vedere se essa è sana…solo così capirò la gravità del problema.
Putroppo le nostre radici sono MARCIE da far paura…e questo mi fa piangere il cuore…
Non credo che le nostre radici siano marce, credo piuttosto che invece di evolverci in positivo stiamo lentamente indietreggiando e ci stiamo accomodando sugli allori.
Fare amicizia su un social network è comodo perchè non è necessario uscire di casa per conoscere gente!
Non pensiamo che la tecnologia sia sbagliata ma è l’uso che ne facciamo che la sembrare così.
Ma l’essere umano ha creato la tecnologia ancor prima di conoscere i nostri limiti…
Come la calcolatrice che ci rende stupidi perche usiamo un oggetto e non il cervello per ragionare con i numeri…
Prima di tutto dovremmo conoscere i nostri veri limiti (che sono anni luce distanti da quello che siamo al giorno d’oggi), e poi sviluppare con la tecnologia quello che realmente ci manca per raggiungere una perfezione…
Concordo con te Raffaela!
Io sono la prima ad amare la tecnologia…ma si stà esasperando il genere umano con l’esagerazione di invenzioni che ci rendono schiavi sempre di più!
Buona serata! 😉
Ciao a tutti.
E’ certamente interessante, e come tutti gli appassionati guardo a tutto questo con molta curiosità.
Penso però che ci siano due possibilità, che poi sono le stesse per ogni cosa al mondo.
1- uso
2- abuso
La ricerca di nuove tecnologie per migliorare la vita dell’uomo, e perchè no, la cura di gravi deficit umani quali possono essere malattie e amputazioni, è certamente una cosa buona ed è bene che ci sia.
Purtroppo però la natura umana non si accontenta, vuole andare oltre. E si scade nell’abuso. Nel voler strafare e andare oltre per superare certi limiti. Se si trattasse semplicemente di curiosità, una volta raggiunti certi obiettivi ci potremmo fermare, o almeno, prima di procere prendere dovute cautele. Invece l’uomo è anche avido, vuole il potere ( inteso anche come POTER FARE ) e lo vuole subito.
La prima cosa a cui ho pensato guardando il servizio di Daniele, è una razza aliena dell’universo fantascientifico di Star Trek, nota serie televisiva e cinematografica conosciuta ai più per l’alieno con le orecchie a punta.
In questa serie esiste una razza aliena chiamata Borg ( il nome non è certo un caso ) che esiste esattamente come riportato nel servizio. Miliardi di esseri viventi con impiantati nel corpo ogni genere di dispositivo tecnologico, al punto da sostituire alcune parti come braccia, occhi, orecchie. Tutti sostituiti con impianti bio-meccanici al solo fine di migliorarsi, non per necessità. La cosa che più mi ha fatto terrore è l”interconnessione dei cervelli. Ritornando al paragone della razza fantascientifica aliena, essi sono interconnessi tra loro tramite un nesso neurale. Questo nesso annulla completamente l’individualità e l’autodeterminazione di ogni singolo essere, diventando cosi corpi completamente dipendenti e agli ordini di un “cervellone centrale”. Le parole di Warwick al movimento della mano della moglie, beh, mi ha fatto pensare. Arriveremo veramente al punto di essere interconnessi a livello celebrale? Vorrei chiedergli, con queste connessioni neurali, pensa al rischio di perdere l’autodeterminazione?
Vi ricordate poi “l’uomo misterioso”? Ha parlato di un futuro non lontano dove tutti noi avremo un chip impiantato nel corpo, e tramite il quale saremo costantemente controllati. Guardo le due cose assieme, con preoccupazione.
Spero veramente che si faccia di tutto questo un saggio uso, e non un pericoloso abuso.
Ho accolto con piacere l’invito di Daniele a scrivere sull’argomento del rapporto uomo-macchine trattato nella puntata di Mistero del 1° febbraio 2011.
Devo dire che anch’io sono rimasta impressionata dallo scienziato inglese diventato il “primo cyborg” della storia… un bel coraggio a farsi impiantare un microchip nel braccio e nel cervello!! ma la cosa secondo me più sbalorditiva è stato il fatto che lui, dagli Stati Uniti, sia riuscito a “comandare” la mano meccanica rimasta in Inghilterra!!! è veramente sconvolgente!! possiamo forse sperare che in futuro, persone con danni neurologici e spinali possano di nuovo camminare e muovere le braccia….?
In un futuro non troppo lontanto, l’uomo sarà in grado di gestire con saggezza il suo rapporto con le macchine e la tecnologia? riuscirà a non diventare vittima di computers e robots da lui stesso creati?
Probabilmente il rischio che la situazione ci sfugga di mano c’è…. probabilmente arriverà un momento in cui i robots ci supereranno in molte abilità, saranno più intelligenti di noi e avranno addirittura un loro “carattere” o “personalità”, proprio come il robot ne “L’uomo bicentenario”. Ma una cosa è il carattere e l’intelligenza, una cosa è LA COSCIENZA.
La coscienza, quella cosa che non dipende dal cervello, ma è qualcosa che non possiamo toccare o fotografare… qualcosa fatta, forse, solo di luce ed energia….. qualcosa che puoi chiamare “Anima” o “Atman” o “Presenza” ma indica comunque, sempre, quel qualcosa che sentiamo dentro ogni tanto… che ci ricorda, ogni tanto, che siamo vivi e che c’è una forza vitale che scorre nelle nostre mani e nel nostro stomaco…. quel qualcosa che, ogni tanto, ci fa osservare noi stessi “da fuori” e ci concede di essere per un po’ testimoni del misto di follia e saggezza che ci caratterizza…
Una sedia ha forse questa coscienza? no, la sedia ha solo dell’energia proveniente dal legno che la compone. Un robot potrà avere questa coscienza? personalmente, penso che, in questo senso, sia paragonabile alla sedia, con la sola differenza dell’intelligenza.
Un computer non potrà mai avere la coscienza che solo gli esseri viventi hanno: la coscienza che fa crescere meglio una pianta perché le parli e le fai ascoltare Mozart (almeno così dicono quelli col “pollice verde”….!!); la coscienza che fa appiccicare a te il tuo cane e il tuo gatto perché a tua volta li tratti con amore; la coscienza che, nel bene e nel male, rende così unici noi esseri umani…..
…Ma se un giorno ci dicessero “No microchip – No party”?????!!!!
Ciao a tutti,
come voi anche io ho ritenuto necessario scrivere su questo blog dopo il cortese invito da parte di Daniele.
Vi riporto le mie impressioni:
Dal mio modesto punto di vista, la prima cosa che ho “provato” ascoltando e guardando il servizio e’ stata una forte sensazione di sgomento.
La prima cosa che ho pensato e’ stata che spero proprio di non esserci quando una cosa simile sara’ la realta’ di tutti giorni, anche se si tratta di un futuro poi non cosi’ lontano.
Ho molta fiducia nell’essere umano, io per prima ogni giorno cerco di fare del bene e di dare “amore” alle persone che mi circondano; il problema e’ che, senza che ci raccontiamo tante favole, l’essere umano prima o poi “urina” sempre fuori dal vaso! (scusa per il francesismo)
Tutto ovviamente dipende dall’utilizzo di questa invenzione, c’e’ chi la usera’ a fin di bene e chi solo ed esclusivamente per i propri interessi.
Niente di nuovo…
L’essere umano, dagli arbori della sua esistenza, ha un’evoluzione ciclica.
Prima l’ascesa, poi la discesa.
A questo punto come puo’ l’uomo sopravvivere alla macchina?
Secondo me, puo’ sopravvivere solo grazie al muscolo che ha dentro il petto: il cuore!
Non tanto in senso figurato!
Sul punto di vista fisico, come il cervello emette delle vibrazioni anche il cuore le emette, e rispetto al cervello il cuore le emette su una frequenza diversa.
Non credo di dire niente di nuovo, la fisica quantistica stessa ce lo dimostra con degli esperimenti….
Comunque, dato che gia’ adesso siamo talmente limitati (io per prima mi considero tale) perche’ continuamente bombardati da stimoli che non fanno assolutamente parte della nostra essenza (solo perche’ la societa’ ed i mass-media ci fanno credere di avere bisogno di determinate cose non e’ detto che a noi servano per forza!) anche le cose piu’ semplici diventano le piu’ difficili.
Amare una persona e’ diventato difficile perche’ non siamo piu’ in grado di amare noi stessi.
Viste queste condizioni, con quale assurda convinzione pensiamo di poter dominare sulle macchine?
Il mezzo l’abbiamo, ma rimaniamo comunque degli esseri limitati fino a quando continueremo a camminare su una linea sbagliata.
Io non voglio essere il prodotto di una globalizzazione; e mai lo diventero’.
Io, nel mio piccolo, continuero’ ad utilizzare tutte le risorse che l’uomo ha creato per dare e ricevere amore (ovviamente non sono una Santa, cerco solo di imparare dagli errori) .
Pertanto, mi tengo stretto il mio cuore, e guai chi me lo tocca!
Se non lo avete ancora visto, consiglio la visione della serie Caprica in onda da questa sera su Steel
è il prequel di Battlestar Galactica
una visione su come un robot può prendere vita
[…] una volta torniamo alle sperimentazioni di Kevin Warwick, il motivo che mi ha spinto ad aprire questo blog… LikeBe the first to like this […]
Siete tutti matti e pazzi da legare andate da un psichiatra,
scienziati pazzi, gli esseri umani sono molto molto meglio delle macchine chiaro ?
voi non potete sostituire gli esseri umani i robot non sono intelligenti come noi
è contro natura vi auguro 2 cose:
1- spero che fallirete tutti i vostri esperimenti
2- spero che un terremoto vi distrugga tutto tutti gli esperimenti ecc,
la natura si rivolterà contro vi stà proprio bene.
w gli esseri umani, i robot o altre stupidissime tecnologie non avaranno mai un anima sono noi esseri umani l’abbiamo, inoltre gli esseri umani snon i migliori del mondo,
Dio non vuole questo, io sono un cristiano, spero che andiate tutti voi all’inferno risfletteci su questo, la tecnologia non vale niente un -11111111111000000 molto meno di uno zero. HA. Siete solo dei Falliti Falliti Falliti
Sei sicuro di essere cristiano?
Robert sei contro la tecnologia MA casualmente qualcosa di tecnologico a casa lo possiedi, qualsiasi cosa sia, le macchine non possono SOSTITUIRE l’uomo ? sei fuori strada su ogni cosa, perchè le macchine SOSTITUISCONO da anni e anni e ANNI l’uomo, guarda una fabbrica o qualsiasi altra cosa. è inevitabile le macchine sostituiscono l’uomo in molte cose, e in molte altre NO. e non sò se l’uomo riuscirà a fallire in questa cosa, e poi anche se venisse un terremoto che gli butta giu lo studio che risolvi ? ne costruiranno un’altro e continuano con questi meravigliosi esperimenti..di certo l’idea di portare il mio corpo in uno stato di cyborg mi esalta da impazzire ( mantenendo il mio cervello) è una cosa fantastica poter arrivare ad un passo del genere, in piu cosa importantissima, permetterebbe passi da gigante nel campo della medicina, per un disabile sarebbe il massimo ecc ecc. ( che te ne fai dell’anima se puoi avere un corpo migliore? [non critico quello in cui credi])
Ho rivisto la puntat su Italia 2. Sempre molto interessante